Inizia oggi il primo di tre eventi del ciclo ‘Affrontare le diverse emergenze’ promosso dal nucleo Emergenza della commissione di Protezione civile presso l’OAR. E’ stato affrontato il tema del cambiamento climatico e delle ripercussioni che questo comporta sul nostro territorio, a seguito di un evento calamitoso. Un’azione coordinata – come riportato dall’Obiettivo 13 di Agenda 2030 ‘mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva’ – è più che mai necessaria per rispondere consapevolmente a tali eventi sempre più frequenti.
Sono presenti il Presidente dell’OAR arch. Alessandro Panci, il coordinatore della commissione Protezione civile OAR, arch. Carlo Zaffina, e i referenti del nucleo Emergenza archh. Giambattista Pagliarulo e Rosa Maria Filice, anche nel ruolo di moderatrice del webinar.
Tra i saluti istituzionali la presenza dell’ing. Filippo Cadamuro del Dipartimento Protezione Civile – Ufficio attività tecnico-scientifiche per la previsione e prevenzione dei rischi – Servizio Rischio idraulico, idrogeologico, costiero e da deficit idrico.
Quali sono gli effetti del cambiamento climatico in atto? Ne parla Norbert Lantschner, già Direttore dell’Agenzia Casaclima ed Ambasciatore della Carta della Terra. La CO2 prodotta dalle attività umane rappresenta il principale fattore del riscaldamento globale; gli effetti sono già visibili – quali l’aumento delle temperature massime e minime, l’innalzamento del livello dei mari, le precipitazioni intense, lo scioglimento ed il ritiro dei ghiacciai e del permafrost – e per i quali è necessario perseverare con azioni di prevenzione, informazione e mitigazione come riportato negli obiettivi di Agenda 2030, prefissati dalla Comunità Europea.
Il prof. Paolo Bonavita, docente di Scienze Naturali, ripercorre l’origine ed i diversi tipi di Biodiversità, passando dalle grandi 5 estinzioni che si sono succedute fino ai giorni nostri. Purtroppo negli ultimi anni la biodiversità sta scomparendo a un ritmo allarmante, e perderla, vuol dire il venire meno ad una fonte di risorse e sistemi di protezione naturali che sono fondamentali per mitigare l’insorgere di eventi estremi prodotti dai cambiamenti climatici.
In situazioni emergenziali e di pubblica utilità, è facoltà del Dipartimento della Protezione Civile o dei Prefetti richiedere l’intervento delle Forze Armate, e dunque dell’Esercito Italiano. Vengono illustrati gli interventi in emergenza dei Ferrovieri, Cap. Gabriele Modesti e Pionieri, Cap. Matteo Costantini, dell’Arma del Genio, a seguito dell’alluvione che ha visto colpite le province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna tra dicembre e maggio 2023, in Emilia Romagna. Il Genio è un’unità di supporto generale dell’Esercito Italiano in grado di operare indifferentemente sia in campagne di combattimento che scenari Disaster Relief, anche a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi – numerosi sono gli interventi in Irpinia, Umbria e Marche, Sarno, Abruzzo e centro Italia – dimostrando l’elevatissimo livello di professionalità e flessibilità dell’Esercito Italiano.
Coordinatore scientifico: Rosa Maria Filice, coordinatrice nucleo Emergenza, commissione Pc OAR
Tutor: Arianna Panfili, formazione OAR