Alla 6a Commissione permanente Finanze e Tesoro presentati dall’Ordine degli Architetti di Roma dati e proposte per superare le criticità in materia di bonus edilizi
Si è svolta oggi – 26 gennaio 2023 – al Senato della Repubblica l’audizione dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia presso la 6a Commissione permanente Finanze e Tesoro nell’ambito della indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti di imposta.
Nel documento presentato dall’OAR a Palazzo Madama (qui la pagina web dedicata all’audizione sul sito del Senato: LINK – qui il video dell’intervento sulla web Tv del Senato: LINK) si traccia un bilancio dei trenta mesi di Superbonus – tra variazioni normative, provvedimenti attuativi, numero interventi, importi delle detrazioni – e si avanzano proposte per il superamento delle tante criticità e dell’attuale situazione di stallo.
Qui il documento depositato sottoscritto dal presidente OAR, Alessandro Panci e dal tesoriere dell’Ordine, Antonio Marco Alcaro
Anche in base ai dati riportati, l’OAR evidenzia «una serie di problematiche importanti e urgenti da risolvere», avanzando proposte concrete «per risolvere una situazione divenuta ormai insostenibile per professionisti, imprese e cittadini. Il 75% delle imprese ha il cassetto fiscale pieno con forti problemi di liquidità, si stimano almeno 60.000 professionisti tecnici con problemi di crediti bloccati per un importo che supera il miliardo di euro».
Sempre più «indispensabile e urgente» un nuovo quadro normativo per i bonus edili «per rilanciare il settore in maniera stabile e duratura, è necessaria una nuova legge quadro, (con il coinvolgimento degli Ordini professionali), con un orizzonte temporale di 10/15 anni e che non sia soggetta a cambiamenti continui». Servono «norme strutturali sul settore dei bonus edilizi e non temporanee ed emergenziali».
Tra le proposte avanzate, in estrema sintesi: una nuova legge che preveda a sostituzione del 110% aliquote scalate (dal 50% al 80%); la rivisitazione del meccanismo della cessione del credito; interventi per scongiurare la lievitazione dei prezzi, normalizzare il mercato e limitare le truffe; evitare i rischi di speculazione immobiliare penalizzando per 5 anni la possibilità di vendere la casa oggetto di ristrutturazione mediante bonus edilizi.
Rimane «urgente e inderogabile – hanno rimarcato infine gli architetti – trovare una via di uscita alle migliaia di cessioni di cittadini, professionisti e imprese, rimaste incagliate da quasi un anno». (FN)