Architetti contro lo stop alla rigenerazione urbana nei centri storici stabilita dal Dl Semplificazioni. A prendere posizione sono stati, nello specifico, gli Ordini degli Architetti di Roma, Bologna, Catania, Como, Frosinone, Palermo, Reggio Calabria, Salerno, Sassari, Torino e Viterbo.
«Così il Parlamento – si legge nella nota firmata dagli Ordini (qui sotto il link) – consegna le nostre città al passato, frenando la contemporaneità e tutelando ecomostri». La denuncia riguarda, nello specifico, l’articolo 10 del DL 76/2020 con cui sono imposti vincoli a prescindere dal valore storico-artistico degli edifici. Il riferimento, in particolare, è all’emendamento che prevede limiti alla rigenerazione urbana nelle zone omogenee A: in queste aree, secondo la nuova norma, gli interventi di demolizione e ricostruzione saranno consentiti esclusivamente nell’ambito dei piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati, di competenza comunale. I limiti alla demolizione e ricostruzione, dunque, non saranno circoscritti solo agli edifici di pregio ma anche a quelli che, pur trovandosi in un centro storico, non hanno alcun valore e, talvolta, sono abbandonati all’incuria.
Qui il comunicato stampa OAR: LINK
(FN)