La lettera al Ministero dell’Istruzione: «Aspetti che vanno in contrasto con la ricerca della qualità e della più ampia ampia partecipazione»
«Disaccordo su alcuni aspetti che vanno in contrasto con la ricerca della qualità e soprattutto dell’auspicata ampia partecipazione dei colleghi al concorso stesso». È questa la motivazione per la quale l’Ordine degli Architetti di Roma ha comunicato – in una lettera inviata al Ministero dell’Istruzione – la decisione di non trasmettere, come richiesto dal Cnappc, la terna dei nominativi per la composizione della commissione giudicatrice per il concorso «FUTURA: L’Italia per la scuola di domani» – pubblicato su Concorsiawn – per la costruzione di 212 nuove scuole mediante sostituzione di edifici.
«Pur apprezzando la scelta della procedura del concorso di progettazione per intervenire significativamente sul patrimonio scolastico italiano», si legge nella missiva inviata dall’OAR, è necessario evidenziare «alcune criticità che confliggono con lo spirito stesso del concorso volto all’individuazione della migliore proposta progettuale e alla massima e più ampia partecipazione».
Qui il comunicato stampa con il contenuti della lettera: LINK
Nel dettaglio, il primo punto di disaccordo – precisa l’Ordine – è che il bando di concorso, reso pubblico il 1° luglio 2022, prevedeva la scadenza del primo grado, con conseguente invio degli elaborati richiesti, per i giorni 3, 4 e 5 agosto, lasciando quindi solo poco più di 30 giorni per poter analizzare i bandi, scegliere il sito ed elaborare la proposta progettuale. E anche la successiva proroga al 23, 24, 25 agosto – pur apprezzabile – «risulta purtroppo non risolutiva della criticità espressa, trattandosi di un periodo estremamente a ridosso delle festività estive».
Non sufficienti neanche i giorni previsti per la selezione dell’area (o delle aree) su cui intervenire tra i 212 siti oggetto di concorso.
Altra questione riguarda l’avvalimento, che nel bando è richiesto al professionista (per prendere parte ad un futuro raggruppamento) già tra la documentazione per il primo grado.
Preso atto della situazione, «l’Ordine ha considerato di non trasmettere la terna dei nominativi per la composizione della commissione giudicatrice come richiesto dal Consiglio Nazionale». (FN)