La bellezza del Tevere confluisce nella Grande Bellezza di Roma, con un riconoscimento – apparentemente scontato per chi ha visitato anche solo una volta il centro della città – che conferma l’importanza dell’attenzione rivolta negli ultimi anni all’area in cui ricade una delle principali arterie della Capitale: nell’ambito della conferenza stampa di presentazione del Tevere Day (7-13 ottobre) in Campidoglio è stato annunciato l’ingresso del fiume nel Patrimonio dell’Umanità (World Heritage) UNESCO.
L’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale è legato al riscontro di precisi criteri, tra i quali “Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio” (patrimoniomondiale.it).
Il tratto capitolino del Tevere è oggetto di uno specifico Masterplan che coinvolge i principali enti territoriali romani e, anche grazie alla disponibilità di fondi PNRR e risorse destinate al Giubileo, punta a individuare soluzioni per valorizzare il rapporto tra le rive del centro storico e il contesto urbano circostante che possano diventare un prototipo di riferimento per altri tratti del fiume.
L’Ordine degli Architetti di Roma e provincia (OAR), rappresentato dal referente Francesco
Aymonino, Vicepresidente OAR, ha preso parte al processo di definizione del Contratto di fiume relativo al Tevere, sottoscritto nel 2022 presso la Regione Lazio, fornendo, insieme ad altri enti e soggetti operanti a vario titolo sul territorio, supporto tecnico alle istituzioni responsabili del rilancio ambientale e strategico dei corsi d’acqua che percorrono la Capitale.
Il Tevere “viene incluso tra gli attributi distintivi del sito Unesco di Roma. Con questa introduzione la salvaguardia e la valorizzazione delle sponde del fiume e dell’isola Tiberina diventano uno degli elementi centrali del mantenimento del valore universale eccezionale di Roma” (comune.roma.it).
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