Approvato dalla Giunta di Roma Capitale il maxiemendamento al progetto di Bilancio di Previsione 2021-2023. Stanziati oltre 457 milioni di euro per nuove opere pubbliche nel prossimo triennio e 45 milioni di euro sulla spesa corrente 2021 per l’erogazione dei servizi. Tra gli obiettivi dichiarati: sostenere lo sviluppo sociale ed economico della città, confermando l’apporto di ulteriori risorse per gli investimenti e per il sostegno ai cittadini più fragili.
È quanto riporta una nota del Campidoglio dello scorso 2 febbraio, indicando i principali capitali della distribuzione delle risorse previste dal piano investimenti. Previste, si legge nel comunicato, «maggiori spese per 347 milioni di euro nel prossimo triennio, di cui oltre 240 milioni per la mobilità (fornitura di treni per le linee A e B della metro, manutenzione delle rotabili e nuovi collegamenti tranviari), oltre 60 milioni per le infrastrutture (di cui 24 per il comprensorio direzionale Pietralata-via Sublata, 7 per opere a scomputo del consorzio Tiburtino, 3 per la via Tiburtina, 1,2 per il programma di recupero urbano Palmarola-Selva Candida, 150mila per il parco fotovoltaico), 33 milioni per l’acquisto di rimesse per i mezzi del trasporto pubblico, 1,2 milioni per la fornitura di giochi ‘inclusivi’ per i parchi pubblici. A questi, con un emendamento aggiuntivo, si sommano i fondi statali che vengono recepiti per la realizzazione della funivia Battistini-Casalotti per oltre 109,5 milioni fino al 2023».
In particolare, ai Municipi sarebbero destinate «ulteriori risorse per investimenti per oltre 54 milioni di euro nel triennio per interventi di manutenzione straordinaria delle scuole, messa in sicurezza delle strade e dei marciapiedi, riqualificazione dei mercati e delle aree verdi». Per quanto riguarda la spesa corrente, invece – prosegue la nota -, «l’emendamento prevede maggiori spese per quasi 45 milioni di euro. Tra questi, si segnalano 3,6 milioni destinati ai servizi per la mobilità individuale delle persone con disabilità, 15 milioni alle misure di solidarietà alimentare grazie all’uso dei risparmi di amministrazione, 5 milioni per buoni spesa a sostegno delle famiglie. Ai Municipi vengono assegnati ulteriori 15 milioni sulla spesa corrente per i servizi, di cui 5 milioni per la spesa sociale destinata ai più fragili».
(FN)