L’Agenzia del Demanio ha lanciato l’idea della nascita del progetto Hope Campus, «nell’intento di candidarlo tra le possibili proposte all’esame del Governo per la messa a punto del Recovery Plan o dalla programmazione delle politiche di coesione 2021-2027». L’iniziativa – spiega una nota dell’Agenzia – coinvolge una vasta area a Tor Vergata, a Roma, nella quale si trova l’incompiuta «Vela» dell’architetto Santiago Calatrava, che sarà assegnata al Demanio dalla Legge di Bilancio 2021, su iniziativa del Mef, «che versa in stato di sostanziale abbandono ed è scenario di opere rimaste incompiute, ma che impone specifici oneri di gestione e valorizzazione».
L’area si estende per circa 80 ettari – prosegue il comunicato del Demanio – «e si presta alla tessitura di una rilevante strategia di rigenerazione e innovazione urbana. Per le sue caratteristiche complessive presenta una straordinaria opportunità per attuare un organico intervento di sviluppo urbanistico e socio-economico a forte impatto territoriale ed ambientale».
L’iniziativa, in sostanza, punta a segnalare all’agenda delle competenti Autorità di Governo nazionale e territoriale la possibilità di valorizzare «uno dei quadranti urbani di maggiore interesse su scala europea, che presenta una spiccata vocazione alla crescita di Roma», situata in prossimità di rilevanti strutture di ricerca (come Agenzia Spaziale Italiana e laboratori dell’Enea). In estensione alle sedi dell’Università e del Policlinico di Roma Tor Vergata, ipotizza l’Agenzia del Demanio, «è possibile concepire un progetto organico, comprendente la realizzazione di una reale Città della Conoscenza, l’eventuale istituzione di un Politecnico per sopperire a tale sentita lacuna nel Centro-Sud, la promozione di un distretto per lo sviluppo di incubatori di impresa innovativa e per la diffusione dei processi di trasferimento tecnologico a beneficio del tessuto imprenditoriale, nonché il completamento e la funzionalizzazione delle strutture sportive e insieme a nuove soluzioni di collegamento e mobilità sostenibile, quali la realizzazione di un tratto di metropolitana di superficie connesso alla rete metropolitana». L’Agenzia del Demanio fa sapere si essere pronta a mettere in campo la propria Struttura Nazionale di Progettazione per l’alta sfida di realizzazione di una «Silicon Valley» italiana, analizzando gli scenari di rifunzionalizzazione e utilizzo per la progettazione e verifica di fattibilità tecnico-economica del futuro Hope Campus.
(FN)