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09 Gennaio 2025

Progetto Esquilino 2025: all’OAR si ragiona su visioni e percorsi per le trasformazioni future

Alimentare il confronto pubblico tra istituzioni, associazioni, realtà sociali attive sul territorio e cittadini, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa e avanzare proposte concrete per il futuro dell’Esquilino, che vede coinvolto direttamente l’Ordine degli Architetti di Roma Provincia con azioni volte a fare della sua sede, il complesso monumentale dell’Acquario romano, un vivo catalizzatore culturale e come tale presidio di sicurezza per il rione, sempre pronto a coinvolgere realtà territoriali, istituzioni e cittadinanza.

Per costruire visioni e percorsi per una porzione di città che ha già all’attivo diversi interventi volti al miglioramento della qualità della vita urbana, esprimendo un grande potenziale di rigenerazione, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia dà appuntamento alla Casa dell’Architettura domenica 12 gennaio (ore 14:0 – 19:15) per l’evento “Progetto Esquilino 2025 – Visioni e percorsi per una città in trasformazione”.

I lavori si aprono con i saluti di Alessandro Panci, presidente Oar, Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam, Roberta Bocca, vicepresidente Oar, Lamberto Giannini, prefetto di Roma. Il Consigliere Oar e delegato al progetto Esquilino, Paolo Anzuini modera la tavola rotonda a cui partecipano parlamentari e consiglieri regionali. Si parla anche di Esquilino Comunità prima Destination management organization di rione che ha tra i partner anche soggetti pubblici.

Spazio anche ai progetti e ai grandi attrattori urbani, con una carrellata di casi studio che vedono coinvolti: Grandi stazioni Rail, Fondazione Fs italiane, Fondazione Enpam, l’Accademia Costume & Moda, Palazzo Merulana e la Congregazione salesiana.

L’evento di domenica nasce dal percorso, nato un anno fa con Esquilino 2024 – Musica e riflessioni per un rione in continua evoluzione, nell’ambito della manifestazione Natale alla Casa. «Appena ricevuta la delega all’Esquilino mi sono reso conto di essere il primo consigliere delegato residente qui. E dopo un lavoro di analisi e mappatura reso possibile dalla fiducia che il Consiglio dell’Ordine mi ha dato, siamo arrivati alla conclusione dell’esistenza di tante virtuose realtà che potrebbero collaborare di più tra loro costruendo un progetto comune di futuro, del quale l’Ordine può fare da contenitore», spiega Paolo Anzuini.

«Il 7 gennaio dello scorso anno – prosegue il consigliere Oar con delega al progetto Esquilino – abbiamo organizzato una prima iniziativa per metterle in rete e lavorare insieme per capire quale futuro dare a questo rione di cui abbiamo da poco celebrato i 150 anni di storia, per mettere al centro un tema, quello della rigenerazione del tessuto sociale e urbano». Con l’appuntamento di domenica – sottolinea Anzuini – si compie un ulteriore passo avanti in questo senso e caso vuole che l’appuntamento arrivi pochi giorni dopo la direttiva del ministero dell’Interno sulle zone a vigilanza rafforzata nelle grandi città.
Il prefetto di Roma Giannini già al convegno organizzato lo scorso anno dall’Oar aveva sottolineato che il principio di sicurezza non è da perseguire soltanto con l’aumento di personale nelle strade ma anche con iniziative sociali che si inseriscono in un disegno di recupero urbano.

Ed è proprio questo che cerca di fare l’Oar, valorizzando Esquilino attraverso le numerose iniziative della Casa dell’Architettura, diventando un punto di dialogo con il quartiere. «Dove c’è cultura c’è sicurezza, e noi facciamo cultura. Facciamo anche innovazione. L’incubatore Lympha per le startup di architettura ha sede proprio a piazza Fanti 24». «Il principio più vicino alla sicurezza si chiama libertà: ognuno deve essere libero di camminare in tranquillità a qualsiasi ora del giorno e della notte. Al centro del convegno del 12 non c’è un piccolo rione di Roma, ma il rapporto tra le città e gli esseri umani», conclude Anzuini.

«Siamo entrati nell’anno giubilare e l’Esquilino, con la Stazione Termini, rappresenta una delle più importanti porte della città per le tante persone che da fuori arriveranno a Roma, molto probabilmente la più importante. E in un momento tra l’altro caratterizzato da nuove opere legate proprio al Giubileo e al Pnrr, diventa fondamentale riflettere su quelle che sono le progettualità presenti nell’area, sulla qualità di quello che si sta realizzando, su come mettere in rete quanto già ultimato e quanto è in via di definizione. Così come è fondamentale comprendere ciò che sarebbe opportuno ancora fare in questo territorio», sottolinea Alessandro Pancia, presidente Oar, ricordando quanto sia importante avere attenzione «per quel che avverrà nel corso di quest’anno ma anche per il futuro», in questo quartiere: «Noi come Ordine – conclude – ci siamo, stiamo dando un contributo prezioso con la Casa dell’Architettura. E l’incontro di domenica è molto importante perché rappresenta un ulteriore momento di conoscenza con le tante realtà presenti, un’opportunità di dialogo per raccontare quanto si sta facendo e anche per raccogliere altre proposte per il futuro, un’occasione di messa in rete con le tante iniziative in campo che aiuta a raggiungere l’obiettivo centrale, che è quello di favorire uno sviluppo organico di tutta quest’area».

Il programma completo dell’evento.

di Redazione OAR

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