di Redazione OAR
Riaprire le attività commerciali chiuse creando, nel contempo, opportunità di lavoro per i residenti. Ospitare mostre d’arte per rivitalizzare il tessuto urbano periferico. Ma anche sensibilizzare i più giovani con progetti sui temi della legalità. Sono alcuni dei progetti di Roma Capitale focalizzati sulle periferie, da Tor Bella Monaca a Corviale, e presentati in una conferenza stampa, oggi al Campidoglio, dalla sindaca, Virginia Raggi e da Federica Angeli, delegata capitolina alle Periferie. Obiettivo: togliere terreno a mafie e criminalità organizzata sul fronte sociale e del controllo del territorio, offrendo alternative concrete.
Tra i progetti più significativi presentati c’è «Il lavoro nobilita il quartiere», che punta – con la collaborazione dell’assessorato al Commercio, che ha realizzato una mappa delle attività commerciali sul territorio romano – a rivitalizzare il patrimonio comunale di spazi commerciali, individuando le attività chiuse e offrendole per 24 mesi a titolo gratuito ad imprenditori che intendano riaprirle. Con la condizione, però, di assumere residenti e giovani del quartiere.
Altro progetto è Spaccio Arte, che ha lo scopo di portare nelle periferie mostre d’arte e/o eventi musicali solitamente realizzati nel centro cittadino, rendendo i territori più marginali «protagonisti di arte e bellezza».
Nell’ambito del programma portato avanti per le periferie romane si collocano anche alcuni protocolli mirati a diffondere la cultura della legalità. Come quello con l’Associazione nazionale magistrati che consentirà di realizzare «lezioni» su antimafia e legalità nelle scuole primarie e medie delle periferie; oppure come «Missione Reporter», in accordo con la Federazione nazionale stampa italiana per attivare un corso di giornalismo (di 40 ore) gratuito per aiutare i ragazzi a «raccontare» le periferie.
«I nostri progetti – ha detto la sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi – hanno l’obiettivo di attivare un processo corale volto a prendersi cura dei quartieri. Offrire alternative perché le persone siano libere di scegliere e capiscano che c’è un futuro che non passa dalla criminalità. Azioni che si affiancano a quanto fatto per la riqualificazione delle periferie su temi come strade, autobus, verde, aree gioco».
(FN)