Riqualificazione dei mercati su aree pubbliche con risorse per 4 milioni di euro. È l’obiettivo del bando lanciato dalla Regione Lazio, che punta a sostenere e rinnovare le attività commerciali su aree pubbliche, migliorandone aspetto e funzionalità, ma anche «promuovendo il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale, e contribuendo a trasformarli anche in luoghi di ritrovo e di incontro» a disposizione dI quartieri e comunità locali.
Il bando regionale, che resterà aperto fino al prossimo 14 ottobre, stanzia risorse che – si legge in una nota della Regione Lazio – «potranno essere utilizzate per l’adeguamento e la riqualificazione dei banchi e/o dei box alla normativa igienico-sanitaria e in materia di sicurezza (compresi macchine, attrezzature, impianti e, in genere, tutti gli elementi funzionali per l’attività di commercio), per la creazione e organizzazione di aree comuni da mettere a disposizione degli utenti, per interventi di adeguamento al progresso dell’innovazione tecnologica, per piccoli interventi di messa a norma delle strutture e di riqualificazione dei mercati e per piccole azioni di promozione delle strutture dei mercati nel territorio».
A presentare i progetti «dovranno essere i Comuni o i Municipi di Roma sulle cui aree pubbliche si trovano le strutture mercatali, su proposta o di concerto con le Associazioni di Gestione dei Servizi mercatali (Ags, che riuniscono gli operatori dei mercati), laddove presenti, o delle Associazioni rappresentative. Il ruolo delle associazioni – spiega ancora il comunicato della regionale – «è fondamentale per garantire il migliore utilizzo possibile delle risorse per riqualificare e rivitalizzare aree importanti per il settore commerciale regionale e le aree urbane nelle quali si trovano i mercati, portando miglioramenti alla vita e all’attività quotidiana di operatori dei mercati e utenti».
Il contributo massimo previsto per ogni singolo intervento è di 200mila euro e può arrivare fino al 100% dell’investimento ammissibile. Comuni e Municipi sotto i 50mila abitanti possono presentare fino a un massimo di due richieste di contributo; quelli con una popolazione superiore a 50mila abitanti, invece, ne possono presentare quattro (indicando l’ordine di priorità.
(FN)