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18 Giugno 2024

L’impatto del turismo su ambiente e borghi, all’OAR il SofTourism incontra Legambiente e Touring Club

Il progetto SofTourism non si ferma: il prossimo appuntamento è per venerdì 21 giugno (ore 9:30) per un incontro con Legambiente e Touring Club Italiano. Si parlerà del progetto SofTourism e delle buone pratiche messe a punto in diversi luoghi dell'Italia per la gestione della biodiversità in contesti turisticamente avanzati e dei fattori di pressione turistica sui territori.

I prodotti turistici sostenibili sono quelli che agiscono in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali, in modo tale che essi siano i beneficiari e non le vittime dello sviluppo turistico. Lo dice l’Organizzazione mondiale del turismo in rappresentanza di 144 nazioni nel mettere a punto la definizione di turismo sostenibile. E, fissato il punto di approdo, molto possono fare gli architetti per costruire tale armonia quando progettano per il settore turistico, purché si diffonda la giusta consapevolezza, in modo da generare soluzioni tecniche virtuose, che possano educare e indirizzare i turisti verso atteggiamenti e azioni rispettose dei luoghi visitati.

A questo ha puntato SofTourism, il progetto formativo dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, partito a gennaio 2023 e declinato in un denso programma, fatto di incontri, approfondimenti, conferenze e workshop. Un progetto di alta formazione per gli iscritti, in un settore in cui la cui richiesta di progettazione è sempre più ampia.

SofTourism a confronto con Legambiente e Touring Club Italiano

Il progetto SofTourism non si ferma: il prossimo appuntamento è per venerdì 21 giugno (ore 9:30) per un incontro con Legambiente e Touring Club Italiano. Si parlerà del progetto SofTourism e delle buone pratiche messe a punto in diversi luoghi dell’Italia per la gestione della biodiversità in contesti turisticamente avanzati e dei fattori di pressione turistica sui territori. È il caso, ad esempio, di un piccolo Comune della Sardegna che ha reintrodotto la tartaruga caretta caretta nell’ambiente naturale dando vita a un turismo “intelligente” dedicato alla conoscenza di questa specie. E poi le vele blu e le bandiere arancioni assegnate rispettivamente a laghi e mari e ai borghi da Legambiente e dal Touring Club Italiano.

«Dopo aver proposto e teorizzato il SofTourism, entriamo effettivamente in contatto con i due più grandi stakeholder per quanto riguarda le località marittime, ma anche lacustri, e i borghi», spiega Paolo Anzuini consigliere OAR e referente del percorso formativo “Innovazione”. «L’intento del convegno – prosegue – è quello di generare un futuro al SofTourism: oltre a continuare a formare i nostri iscritti in questo percorso di alta formazione, pensiamo ad una sorta di certificazione delle strutture ricettive e vorremmo addirittura arrivare a una sorta di elenco di architetti “SofTourism” con competenze spendibili per le attività di Legambiente e Touring Club».

Dunque, in che modo un architetto, tramite la progettazione, può influenzare le azioni dei visitatori rendendole aderenti ai principi del turismo sostenibile? Può l’architetto favorire la buona gestione delle risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di vita dell’area su cui lavora? Sicuramente sì, maturando una buona consapevolezza dei problemi e sviluppando soluzioni tecniche aderenti a tali principi. Paolo Anzuini ne elenca alcune, come: la realizzazione di scale attraenti che possano distogliere le persone dall’utilizzo dell’ascensore, la scelta di materiali che possano essere puliti con prodotti naturali, l’uso di prodotti e materiali che, una volta disinstallati, possano avere una seconda vita, fino a piccoli accorgimenti come l’eliminazione dei frigobar in ogni camera, inserendone uno per piano.

Il programma della giornata

Nella mattinata del 21 un focus è proprio dedicato al progetto SofTourism, i cui workshop sono stati seguiti da quattro architetti team leader: Federica Rocco, Mattia Filippi, Pierluigi Iommi e Laura Macchitella, sotto il coordinamento scientifico di Simone Cellitti. Un percorso che si è avvalso della partnership delel aziende Rockwool e Kaldeway.

La giornata si aprirà con i saluti di Roberta Bocca, vicepresidente dell’OAR, Stefano Ciafani, presidente Legambiente e Giulio Lattanzi, direttore del Touring Club Italiano. Delle vele come fattore di crescita turistica e ambientale dei territori, parlerà Giuseppe Dodaro, di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Alla prima tavola rotonda sulla buone pratiche di gestione dei fattori di pressione turistica sui territori, moderata da Paolo Anzuini, si avvicenderanno gli interventi di Alessandro Altomonte, Apt Paganella, Stefano Monni, sindaco di Baunei, Giorgio Palmucci, direttore sviluppo TH Resorts e Ilaria Montella, Comitato Tecnico formazione dell’OAR.

Ragioneranno sul tema della seconda tavola rotonda – dedicata alla gestione della biodiversità in contesti turisticamente avanzati e moderata da Sebastiano Venneri, presidente Vivilitalia -: Fabio Tancredi, vicecapo di Gabinetto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica; Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente; Elena Nappi, sindaca di Castiglion della Pescaia (Grosseto), Valerio Calabrese, direttore del Museo vivo del Mare di Pioppi (Pollica, Salerno); Donatella Bianchi, presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre e Flavio Trinca, del Comitato tecnico Formazione dell’OAR.

Al termine dell’incontro ci sarà la consegna dei riconoscimenti ai Comuni e agli enti gestori di aree protette.

Programma completo e iscrizioni su formazione.architettiroma.it/

di Mariagrazia Barletta

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