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Sostenibilità
15 Ottobre 2020

Rapporto Enea: aumentano gli edifici ad elevate prestazioni energetiche

In crescita la quota di edifici ad «elevate prestazioni energetiche», che passano da circa il 7% al 10% del totale nel triennio 2016-2019. Un risultato ottenuto grazie al contributo di ristrutturazioni importanti e di nuove costruzioni. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, realizzato in collaborazione tra Enea e Cti (Comitato Termotecnico Italiano), presentato a fine settembre nel corso di un webinar.

Il rapporto, nello specifico, è basato su oltre 4,5 milioni di attestati di prestazione energetica (Ape) del periodo 2016-2019, di cui l’85% riguardanti immobili residenziali. Dallo studio, si legge in una nota Enea, si evince – tra l’altro – come oltre il 60% del parco immobiliare italiano sia nelle classi energetiche meno efficienti (F-G), anche perché costruito principalmente tra il 1945 e il 1972; le nuove costruzioni rappresentano solo il 3,4% degli Ape e di questi più del 90% sono ad elevate prestazioni energetiche (A4-B)».

Il settore non residenziale, che pesa per il 15% sul totale degli Ape, ricade per oltre il 50% degli attestati nelle classi energetiche intermedie (C-D-E) e per più del 10% in quelle più efficienti (A4-B).

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(FN)

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