Nuova linfa alle start up e all’innovazione, con opportunità per i professionisti. Nel testo sul Made in Italy – il disegno di legge votato lo scorso 6 dicembre alla Camera dei Deputati, è prevista una dotazione di 8 milioni di euro per voucher destinati a promuovere le «potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e a sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione». Una possibilità di cui potranno beneficiare anche i professionisti – e gli architetti in particolare – maggiormente propensi a percorrere, nella propria attività e nei rapporti con i committenti, strade innovative. In linea con le iniziative intraprese in tale ottica dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, che culmineranno – nel 2024 – con il lancio del nuovo incubatore verticale, start up di architettura e design ad impatto sociale e ambientale, il cui nome sarà – appunto – Lympha.

Nel disegno di legge votato a Montecitorio negli scorsi giorni («Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy»), ora all’esame del Senato, è prevista – nello specifico, all’articolo 6 del testo -, come «misura di incentivazione della proprietà industriale», la concessione «alle start up innovative e alle microimprese», per l’anno 2024, del «Voucher 3I – Investire In Innovazione» (con autorizzazione di spesa di 8 milioni di euro per l’anno 2023 e di 1 milione di euro per l’anno successivo), il cui obiettivo, dichiarato nel testo, è di «promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e di sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione». Il voucher, in particolare, potrà «essere utilizzato per l’acquisto di servizi di consulenza relativi alla verifica della brevettabilità dell’invenzione e all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive, alla redazione della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi e all’estensione all’estero della domanda nazionale».

Una misura – spiega Paolo Anzuini, consigliere OAR e delegato all’innovazione, all’internazionalizzazione e al Progetto Giovani.- «che andrebbe nella direzione di sostenere la consulenza e la protezione sui beni immateriali, alla base del processo di nascita e sviluppo delle start up innovative. Si tratta di uno strumento di cui gli architetti, in particolare, potrebbero beneficiare sia in quanto fruitori di una consulenza votata all’innovazione, sia in quanto promotori – le cui prestazioni potranno essere remunerate dalle imprese-committenti utilizzando i nuovi voucher – di progetti innovativi, quali ad esempio il deposito di un brevetto».

In tal senso l’Ordine degli Architetti di Roma mette a disposizione dei propri iscritti, già da diversi anni (a partire dal 2019), la possibilità di usufruire, sul tema dei beni immateriali, di consulenze gratuite, che dal 2023 sono state implementate con due nuovi servizi mirati, rispettivamente, sui brevetti e sui marchi.

L’azione dell’OAR a sostegno dell’innovazione, inoltre, culminerà nel 2024 con il lancio del nuovo nuovo incubatore verticale – start up di architettura e design ad impatto sociale e ambientale –  che si chiamerà Lympha, «ispirandosi all’antica divinità romana, che simboleggia l’acqua che scorre, cambia il suo percorso e trasforma tutto ciò che incontra». Il nuovo incubatore internazionale, il cui progetto ha una durata di cinque anni – spiega Anzuini – «sarà in grado di raggiungere una platea di circa 20mila architetti (gli iscritti all’OAR) e punterà – come fine generale portato avanti da un ente pubblico come l’Ordine – ad incrementare la qualità e il livello di innovazione della società. Riconoscendo nella figura professionale dell’architetto un potenziale innovatore dei processi sociali e culturali». (FN)