Pubblicate dal Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) le “Linee Guida sull’uso dei dati di localizzazione e degli strumenti per il tracciamento dei contatti nel contesto dell’emergenza legata al Covid19” per uniformare la protezione dei dati trattati ed utilizzati dalle applicazioni necessarie per limitare il contagio da Coronavirus.
Viene specificato che il GDPR e la direttiva 2002/58/CE normano l’uso dei dati affinchè le autorità pubbliche possano utilizzarli per contenere l’effetto pandemico.
A tal fine si ricorda che i fornitori di telecomunicazione trattano dati relativi all’ubicazione delle persone, così come le società di informazione, solo se resi anonimi oppure previo consenso esplicito dell’utente.
Sempre che non si tratti di sicurezza pubblica.
In questa fase tuttavia l’applicazione utilizzerà dati anonimi che verranno tracciati con l’intento di informare le persone che sono entrati in contatto con un soggetto eventualmente poi rivelatosi positivo al Covid.
Il Comitato spiega che solo un’adesione volontaria al trattamento dati consentirebbe un monitoraggio sistematico e su larga scala relativo all’ubicazione e/o ai contatti tra le persone fisiche.
(GV)
