Quattro gli Ordini e Collegi coinvolti nel tavolo tecnico che in questi mesi ha analizzato le Norme Tecniche di Attuazione di PRG, adottate con Delibera Assemblea Capitolina n. 169/2024, al fine di produrre un’osservazione strutturata all’articolato normativo.
A firma di Ordine degli Architetti PPC Roma e provincia, Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma, Collegio provinciale dei Geometri e Geometri laureati di Roma, Ordine dei Periti Industriali di Roma e provincia la proposta tecnica presentata ha riservato particolare attenzione ai parametri delle grandezze edilizie, agli aspetti procedurali, nonché agli ambiti della Città Storica, della Città Consolidata e della Città da Ristrutturare.
Su questi temi il 16 aprile 2025, presso l’Auditorium San Leone Magno (Via Bozano 38), si aprirà un dibattito di confronto ed approfondimento tra Amministrazione Capitolina e professionisti, al fine di un proficuo e costruttivo dialogo nell’interesse comune di miglioramento della norma.
“Il lavoro congiunto con Ordini e Collegi, che si confrontano quotidianamente con le problematiche della città, intende supportare l’Amministrazione Capitolina per meglio definire gli aspetti normativi che incideranno direttamente sulla vita dei cittadini e sull’attività dei professionisti – commenta Alessandro Panci | Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma – La proposta presentata dimostra una comunità di intenti che vuole favorire meccanismi di crescita per una città al passo con le altre capitali”.
“Pur condividendone le finalità in termini di semplificazione, di adeguamento alla normativa sovraordinata e di flessibilità dello strumento urbanistico, principi per i quali l’Amministrazione Capitolina, già dal 2022, ha avviato l’iter di modifica delle Norme Tecniche di PRG adottate poi in Assemblea Capitolina, abbiamo presentato un’osservazione condivisa, al fine di rendere la norma realmente coerente ed efficace– spiega Lorenzo Busnengo | Consigliere OAR e delegato ai rapporti con la pubblica amministrazione – L’intento è di eliminare incongruenze e possibili interpretabilità della normativa, per agevolare l’attività dei professionisti e svincolarli da difficoltà procedurali a favore dell’approfondimento progettuale per interventi realmente di qualità, in linea con trasformazioni degne di una città contemporanea, calibrate sugli aspetti storici, paesaggistici e culturali specifici della città di Roma. Per i professionisti la centralità del progetto deve tornare ad essere prioritaria rispetto all’iter burocratico e alle interpretazioni della norma”.