Progettare l’allestimento di “Architetture sostenibili”, la mostra itinerante che sarà inaugurata il prossimo 18 giugno negli spazi della Casa dell’Architettura, per poi fare tappa negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi, con l’obiettivo di far conoscere selezionati esempi eccellenti che l’Italia ha saputo produrre: edifici ecologicamente responsabili, efficienti, a basso impatto ambientale, attenti alla qualità di vita degli occupanti. Esiti che sono fortemente radicati nella nostra millenaria tradizione ed esemplificativi della sapienza costruttiva italiana.
È questo l’obiettivo della call, lanciata dalla Commissione Internazionalizzazione dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia, che chiama a raccolta giovani professioniste e professionisti under 40. Più nel dettaglio con la call, rivolta agli iscritti all’OAR, saranno selezionati cinque team leader che coordineranno i lavori dei workshop organizzati in collaborazione con l’OAR e che coinvolgeranno gli studenti della University of Arkansas (USA).
I workshop (in inglese) si terranno ad aprile e condurranno alla creazione dell’allestimento della mostra internazionale itinerante che conterà sulla partecipazione di prestigiosi Atenei, quali: la Fay Jones School of Architecture della University of Arkansas, la School of Architecture del Rensselaer Polytechnic Institute e l’American University di Dubai. In linea con il tema della mostra, l’allestimento dovrà fare uso di materiali innovativi e sostenibili ed essere composto da strutture modulabili e in grado di trasformarsi adattandosi alle diverse destinazioni in Italia, negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi. Per candidarsi come team leader è sufficiente inviare una lettera motivazionale all’indirizzo i18n@architettiroma.it entro il 25 marzo 2024 (qui l’avviso di selezione).
La call e la mostra internazionale nascono dall’aggiudicazione della prima edizione del bando “Architetture Sostenibili per i luoghi della cultura” lanciato lo scorso luglio dalla direzione generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura per promuovere l’architettura contemporanea italiana e contribuire alla realizzazione di uno sviluppo globale più sostenibile, attraverso la sperimentazione di progetti, la promozione di reti internazionali di ricerca, la produzione di mostre e il sostegno alla formazione di giovani architetti.
Il progetto Sustainabitaly – Sostenibilità Made in Italy, che l’OAR ha sviluppato con la capofila Green Building Council Italia, è risultato vincitore del bando ministeriale nella sezione dedicata alla promozione internazionale dell’architettura sostenibile italiana. Sezione in cui sono stati premiati con l’approvazione di finanziamenti, oltre al progetto di GBC Italia-OAR, anche le Università IUAV di Venezia, Tor Vergata di Roma e l’associazione Green Hub.
«La nostra partecipazione al bando del ministero nasce dalla sinergia con GBC Italia con cui stiamo lavorando affinché nelle loro certificazioni sia dato valore alla riconoscibilità architettonica conferita dalla figura professionale dell’architetto», spiega Paolo Anzuini, consigliere dell’OAR alla guida della commissione Internazionalizzazione. Si tratta di premiare i caratteri che conferiscono qualità all’architettura, anche in relazione al contesto, andando ad allargare il perimetro dei parametri usualmente individuati dai protocolli al fine di dare riconoscimento agli edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto.
«La Commissione Internazionalizzazione ha proposto e ottenuto dal Consiglio dell’OAR un cofinanziamento del progetto Sustainabitaly in modo da candidarlo al bando del ministero della Cultura. Non potendo l’Ordine partecipare come capofila, in quanto l’avviso escludeva gli enti pubblici non economici, abbiamo coinvolto GBC Italia, forti di un’importante riconoscibilità conquistata a livello nazionale e anche internazionale avendo diversi accordi in essere. Ed abbiamo vinto», aggiunge ancora Anzuini.
La call, lanciata dall’OAR e rivolta ai giovani architetti, si inserisce, dunque, in un progetto più ampio che avrà diverse fasi. Si tratta anche di un’occasione utile a promuovere la partecipazione attiva degli architetti a livello internazionale.