Un’osservazione unica ed organica all’intero impianto delle Norme Tecniche d’Attuazione del PRG, proposta da Ordine degli Architetti PPC Roma e provincia, Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma, Collegio provinciale dei Geometri e Geometri laureati di Roma, Ordine dei Periti Industriali di Roma e provincia, per chiarire e rendere organiche le procedure urbanistico – edilizie, nell’ottica di una visione futura condivisa.
Il lavoro congiunto dei professionisti, che si confrontano quotidianamente con i problemi della città, ha messo a punto una proposta tecnica inerente alla variante parziale alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale vigente, adottata con Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 169 dell’11 dicembre 2024, affinchè la norma favorisca l’efficienza della macchina amministrativa, oltre al rilancio della valorizzazione della città.
Se ne è parlato oggi nell’ambito del convegno “Norme tecniche di attuazione – Visioni e prospettive”, organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia presso l’Auditorium San Leone Magno, a Roma – con il coordinamento scientifico di Lorenzo Busnengo, consigliere OAR con delega ai rapporti con la Pubblica Amministrazione – che ha visto il confronto tra i professionisti e tecnici, con i presidenti e i consiglieri dei principali ordini e collegi romani delle professioni tecniche – al fine di approfondire il dialogo nell’interesse comune di miglioramento della norma. In fondo le video interviste realizzate nel corso dell’evento al presidente OAR, Alessandro Panci, e agli altri relatori della giornata.
Innegabile, è emerso dal dibattito, la necessità di adeguare lo strumento urbanistico generale alla realtà attuale — tenuto conto che l’adozione risale al 2003 e l’approvazione al 2008 — e che l’obsolescenza delle norme vigenti ha generato problematiche ricorrenti con ripercussioni negative sull’azione amministrativa e sull’attività professionale. Semplificazione del quadro normativo, adeguamento alla legislazione sovraordinata e maggiore flessibilità dello strumento sono finalità condivise tra Ordini e i Collegi professionali e pubblica amministrazione.
Tra le criticità riscontrate la mancata introduzione, nell’articolo 4 relativo alle grandezze edilizie, dei parametri previsti dal Regolamento Edilizio Tipo; il mancato aggiornamento dell’articolo 9, riguardante le categorie di intervento edilizio, al DPR 380/2001, con conseguente permanenza di incertezze interpretative e introduzione di definizioni soggettive, soprattutto per quanto riguarda gli interventi nella città storica e nella città consolidata; l’introduzione di procedure non allineate alla normativa vigente in materia di acquisizione dei pareri, in particolare quelli della Soprintendenza, della Sovrintendenza Capitolina e del COQUE.
Inoltre, tenuto conto che le intervenute modifiche del DPR n. 380/2001 da parte del D.L. Salva-Casa non sono state oggetto di trattazione nell’ambito della Variante parziale, essendo sopravvenute agli atti preparatori dei documenti di Piano, gli Ordini restano a disposizione per fornire ogni utile contributo in sede di predisposizione delle disposizioni di adeguamento che il Comune vorrà adottare.
A seguire le video interviste realizzate nel corso del convegno
Alessandro Panci, Presidente OAR
Lorenzo Busnengo, Consigliere OAR
Giorgio Martino, Consigliere Ordine Ingegneri di Roma
Ruggero Giannini, Presidente Commissione Urbanistica Ordine Ingegneri di Roma
Fabio Colantoni, Vicepresidente Collegio provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Roma
Giovanni De Baggis, Presidente Ordine dei Periti Industriali di Roma
Claudio Modesto, Consigliere Ordine dei Periti Industriali di Roma
Alessandro Falasca, Avvocato amministrativista e consulente OAR
Marco Campagna, OAR Commissione PA e Semplificazione
Tommaso Amodeo, presidente Commissione Urbanistica Roma Capitale
Francesca Leoncini, componente Commissione Urbanistica Roma Capitale