Dieci miliardi di euro per sostenere i lavoratori e le famiglie italiane nel periodo di profonda emergenza sanitaria dovuto alla diffusione del Covid-19, con ricadute dirette sull’economia del Paese.
Il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, detto Cura Italia, mette in campo una serie di ammortizzatori sociali per lavoratori dipendenti, famiglie, lavoratori autonomi, professionisti, collaboratori, domestici e occasionali, professionisti iscritti alle casse, imprese.
Cinque sono i miliardi di euro a disposizione dei lavoratori dipendenti, di cui 1,4 destinati a Cassa Integrazione Guadagni (C.I.G.) e Fondo Interazione Salariale (F.I.S.).
Per la Cassa Integrazione Guadagni è prevista un’attivazione semplificata con informazione e consultazione sindacale anche telematica in massimo tre giorni da quello della comunicazione preventiva, una causale dedicata al Covid-19 per un massimo di 9 settimane e nessun limite di accesso (saranno coinvolti tutti i lavoratori in forza al 23 febbraio 2020).
Il Fondo Integrazione Salariale (F.I.S.) è destinato a tutte le imprese, anche di modeste dimensioni (da 6 a 15 dipendenti) e, come per la C.I.G., copre tutti i lavoratori in forza al 23 febbraio 2020. A disposizione dei lavoratori un assegno ordinario pari all’80 % della retribuzione globale che sarebbe spettata ai lavoratori per le ore di lavoro non prestate nei limiti dei massimali mensili previsti.
Se il datore di lavoro è un artigiano può essere attivato il Fondo Solidarietà Bilaterale Artigianato che prevede una sospensione o una riduzione dell’attività lavorativa causa Covid-19 a partire eventualmente dal 23 febbraio 2020 e fino al 31 marzo 2020.
In forza anche la Cassa Integrazione in Deroga: 3,3 miliardi di euro per datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore, per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario. Il pagamento della prestazione professionale sarà a carico dell’INPS, con una durata massima di 9 settimane.
Possono assentarsi dal lavoro fino al 30 aprile 2020 anche i dipendenti pubblici e privati affetti da disabilità gravi, patologie oncologiche o immunodepressi.
Il Covid-19 ha messo in profonda difficoltà anche le famiglie italiane che il Cura Italia tenta di sostenere con provvedimenti per 2 miliardi di euro.
Introdotto il congedo parentale in seguito all’interruzione dell’istruzione scolastica di ogni ordine e grado imposto dal DPCM del 4 marzo 2020. Rivolto ai genitori lavoratori dipendenti con figli di età non superiore ai 12 anni, prevede 15 giorni di congedo con indennità del 50% della retribuzione, purchè nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore disoccupato, non lavoratore o beneficiario di sospensione o interruzione del rapporto lavorativo. Per i genitori di figli tra i 12 ed i 16 anni è possibile usufruire di congedo per il periodo di interruzione dell’istruzione scolastica, ma non retribuito. I genitori con figli affetti da disabilità grave potranno invece utilizzare il congedo a prescindere dall’età del figlio.
Anche i genitori iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata INPS ed i genitori lavoratori autonomi iscritti all’INPS, con figli di età fino ai 12 anni, potranno percepire un’indennità.
Alternativo al congedo retribuito è invece il bonus baby sitting per un massimo di 600 euro da utilizzare per il periodo di sospensione dell’attività didattica. È a disposizione anche dei lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari, VEDI I DETTAGLI AL SEGUENTE LINK.
Particolari categorie di lavoratori, che oggi si trovano in prima linea a combattere contro l’emergenza sanitaria, come medici, infermieri, forze di polizia, operatori socio–sanitari saranno beneficiari di un voucher baby-sitting di 1.000 euro.
Subisce un’estensione anche la legge 104: il permesso di 3 giorni di permesso mensili riservati a chi ha un familiare con gravi disabilità viene aumentato a 12 giorni da utilizzare a marzo ed aprile, per un totale di 18 giorni nei due mesi.
Introdotto un premio per i dipendenti che nel mese di marzo hanno continuato a prestare servizio in sede, pari a 100 euro, purchè nell’anno precedente non si abbia avuto un reddito superiore a 40.000 euro.
Per il mese di marzo è riconosciuta un’indennità di 600 euro che non concorre alla formazione del reddito per professionisti titolari di Partita IVA iscritti alla gestione separata, lavoratori co.co.co. iscritti alla Gestione separata, artigiani, commercianti, lavoratori stagionali del settore agricolo e turistico, lavoratori dello spettacolo. Si parla di circa 4.854.000 lavoratori. Deve essere inoltrata domanda all’INPS che concorrerà al monitoraggio del limite di spesa stabilito.
Istituito un fondo da 300 milioni di euro per i lavoratori non coperti dalle precedenti misure, come ad esempio quelli iscritti alle Casse Professionali (avvocati, architetti, psicologi, ecc.), i lavoratori domestici e occasionali.
Rinviato al 31 maggio il pagamento della ritenuta di acconto dei lavoratori senza dipendenti con reddito inferiore a 400.000 euro per redditi percepiti tra il 17 marzo ed il 31 marzo 2020.
Imprese e professionisti possono usufruire di un credito di imposta parti al 50% delle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro per un massimo di 200.000 euro. Il provvedimento è in piedi fino al raggiungimento dei 50 milioni di euro stanziati per l’anno 2020.
Sospesi i versamenti delle ritenute, i contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria con varie scadenze temporali. Le imprese con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro godono di una sospensione fino al 31 marzo; le associazioni sportive, bar e similari fino al 30 aprile.
Rinviati senza alcuna sanzione al 30 giugno 2020 tutti gli adempimenti fiscali in scadenza dall’8 marzo 2020 al 31 maggio 2020 ad eccezione di quelli sopra menzionati.
Prorogati anche sia la validità dei documenti di identità (restano validi fino al 31 agosto 2020) e la comunicazione sui rifiuti (possibile fino al 30 giugno 2020).
(GV)