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12 Novembre 2024

Torino, Panci partecipa al dibattito sul “Salva-casa”. Richiesta a gran voce la revisione del Testo unico

Il dibattito sul salva-casa e sull’urgenza di revisionare in modo organico l’ormai vetusto testo unico dell’edilizia si sposta a Torino. L’occasione è data dal convegno organizzato dagli Ordini Architetti di Torino, Asti e Novara Vco e Vercelli. Il focus è sulle opportunità e sulle criticità del Salva casa e sulla necessità di un’evoluzione strutturata del testo unico dell’Edilizia con un confronto tra architetti, progettisti, politici e pubblica amministrazione, cui ha dato il suo contributo il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, Alessandro Panci in un tavolo cui hanno partecipato: Federico Aldini, Lucia Ferraris, Raffaele Fusco e Maria Cristina Milanese, presidenti rispettivamente degli Ordini degli Architetti di Milano, Novara e Vco, Asti e Torino.

Un incontro cui erano presenti anche i parlamentari, tra cui la deputata Erika Mazzetti e la senatrice Anna Rossomando. Leitmotiv dell’incontro, tenutosi ieri presso il Palazzo Unico della Regione Piemonte, è stata la richiesta di svecchiare l’attuale normativa nata per dare regole principalmente per costruire su suoli liberi e che ora deve concentrarsi sul costruire sul costruito ponendo un freno al consumo di suolo. Una revisione che non deve coinvolgere solo il testo unico dell’edilizia, ma anche la legge urbanistica ferma al 1942 e il decreto interministeriale sugli standard del 1968. D’accordo, questa volta, anche la politica, messa in allerta dopo il caso Milano esploso con le indagini della procura.

La strada per la revisione del Tu dell’Edilizia, che da quanto annunciato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, dovrebbe vedere la luce entro l’anno, dovrebbe far tesoro della bozza di testo che era già stata predisposta dal tavolo tecnico incardinato presso il Consiglio superiore dei Lavori pubblici e su cui era stata trovata un’intesa che metteva d’accordo un gran numero di stakeholder coinvolti.

Il convegno è stato anche un’occasione di confronto sulle realtà regionali in riferimento al recepimento del Salva-casa, dove il presidente Alessandro Panci ha portato l’esperienza del Lazio e di Roma. L’esperienza piemontese fa ben capire come l’iter di recepimento degli indirizzi nazionali possa essere non semplice. La scorsa settimana la regione si è dotata di una legge che recepisce le novità del salva-casa, ma da quanto riscontrato dai professionisti esperti che l’hanno già passata al setaccio, si sarebbero palesati già dei contrasti tra la legislazione regionale e quella nazionale.

Si è parlato anche del testo unificato sulla rigenerazione urbana all’esame della Commissione Ambiente del Senato, su cui sono stati presentati un mare di emendamenti. La senatrice Rossomando ha posto l’attenzione sulla necessità di puntare sui concorsi di progettazione in due fasi per gestire gli interventi di rigenerazione urbana.

Il salva-casa è stato analizzato anche dal punto di vista delle amministrazioni comunali. Da qui la necessità di investire nelle risorse umane della Pa che si troveranno – si spera presto – a gestire un’enorme mole di pratiche per la nuova sanatoria.

di Mariagrazia Barletta

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