Il documento illustrato ieri, 15 giugno, presso il Rettorato di Roma Tre a Ostiense, nell’ambito di FAR 2022
di Redazione OAR
Una «Proposta d’innovazione e semplificazione delle procedure per la rigenerazione urbana e modifica delle Nta di Prg di Roma Capitale». È questo il titolo – ed il contenuto – del documento presentato ieri, 5 giugno, dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia presso il Rettorato dell’Università Roma Tre, a Ostiense – quartiere in cui si sviluppa una parte rilevante del Festival dell’Architettura di Roma, nella formula diffusa che caratterizza l’edizione di quest’anno. All’evento hanno partecipato tra gli altri Lorenzo Busnengo, consigliere OAR, Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica Roma Capitale, Umberto Marroni, consulente dell’Ordine.
Tra gli obiettivi generali dell’accordo ci sono: l’affermazione del principio della rigenerazione urbana «limitando il consumo di suolo e lavorando prioritariamente sul costruito e sulla città esistente, rendendo efficaci le procedure amministrative da definirsi in tempi e modalità certe»; rendere sempre più strategica la progettazione urbana affermando strumenti flessibili come – tra l’altro – Progetti Urbani, Programmi Integrati, Piani di Recupero; affermare anche a Roma, «meditante incentivi ed agevolazioni, un nuovo quadro di regole per cogliere le opportunità delle attuali politiche urbane del social housing, del coworking, della ricettività studentesca, della logistica green ed elettrica, dell’edilizia ecosostenibile»; dare concretezza alle buone volontà dichiarate di semplificare le procedure anche quelle indirette; realizzare queste modifiche in tempi accettabili.
Il percorso e le tempistiche indicate dalla proposta prevedono le seguenti tappe suddivise in due fasi. La prima fase – entro dicembre 2022 – parte da una delibera a carattere Procedurale sulla Rigenerazione Urbana di Giunta e Assemblea Capitolina, individuando gli ambiti di attuazione, gli uffici amministrativi competenti, le procedure che dovranno essere definite entro tempistiche necessariamente certe e perentorie; una delibera di Adozione della Variante delle NTA circoscritta; e uDna delibera di Aggiornamento della Carta della Qualità di Giunta e/o Assemblea Capitolina.
La seconda fase invece – entro giugno 2023 – passa da una delibera di Adozione della Variante di Revisione delle Nta, al fine di perseguire il principio di rigenerazione urbana in contrapposizione con il disomogeneo sviluppo a ‘macchia d’olio’, nella prospettiva di una più equilibrata densificazione, soprattutto puntando sugli assi di comunicazione e mobilità su ferro.
Qui la proposta