La Giunta Regionale, con Delibera n. 709 del 13 settembre 2022, indirizza l’impiego dei dati sulla risposta locale all’azione dei terremoti, valutata considerando il comportamento dei terreni e le caratteristiche strutturali.
L’analisi dei territori per la formulazione di strategie antisismiche si basa sulla raccolta puntuale di parametri e sulla loro successiva elaborazione. Uno degli strumenti più efficaci disponibili è la microzonazione, ovvero lo studio di un’area – coincidente di solito con un Comune – per individuare i settori che rispondono in modo omogeneo alle scosse di terremoto.
Lo studio dei potenziali effetti del sisma, in luoghi circoscritti e dotati di peculiarità geologiche dimostrate, consente di ottenere Carte di microzonazione che, per il grado di complessità dei modelli e dei criteri di calcolo applicati, vengono classificate in base a tre livelli.
L’utilità della microzonazione non è limitata al contesto della pianificazione urbana o della progettazione edilizia, ma svolge una funzione indispensabile anche nelle fasi in cui si debbano organizzare provvedimenti di emergenza – per esempio, la sistemazione degli sfollati in seguito a una calamità naturale.
Dopo gli eventi che hanno causato la distruzione di Accumoli e Amatrice (24 agosto 2016), la Regione Lazio ha finanziato, collaborando con gli Enti locali, “il completamento degli studi di microzonazione sismica e il conseguente adeguamento degli strumenti urbanistici comunali” (L.R. 18 dicembre 2018 n. 12), incentivando interventi per i quali la Delibera di Giunta Regionale del 29 maggio 2020 n.312 ha poi fissato criteri di finanziamento e attuazione tecnica.
In particolare, il provvedimento del maggio 2020 ha individuato il metodo operativo nella microzonazione di livello 3, che distingue il contesto analizzato in zone stabili, zone stabili suscettibili di amplificazioni locali e zone instabili, raffinando la microzonazione di livello 1 e 2.
Con la Delibera di Giunta n. 709, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 76 lo scorso 13 settembre, la Regione ha approvato le “Linee guida per l’utilizzo dei risultati della Microzonazione sismica di livello 3”, che, tenendo conto della normativa precedente in materia, indica le modalità per:
• utilizzare i risultati degli studi di microzonazione sismica di livello 3 relativi ad “aree stabili suscettibili di amplificazioni locali” (con particolare riferimento alle costruzioni di classe d’uso II e livello di rischio medio e alto);
• mettere a confronto i risultati degli studi di microzonazione sismica di livello 2 con i fattori di amplificazione (Fa).
Le linee guida sono contenute nell’Allegato A della Delibera, che approfondisce l’analisi attraverso la microzonazione di livello 3, descrivendo in dettaglio:
- natura dei fattori di amplificazione;
- impiego dello spettro elastico di progetto per valutare se usare l’approccio semplificato;
- necessità di integrare la microzonazione di livello 2 in specifici casi fissati dalla Delibera di Giunta della Regione Lazio n. 155 del 7 aprile 2020.
Direzione regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo, Area Tutela del Territorio – Servizio Geologico e Sismico Regionale,
Delibera di Giunta n. 709, BUR Lazio Ordinario n. 76, 13 settembre 2022 – Allegato A,
“Linee guida per l’utilizzo dei risultati della Microzonazione sismica di livello 3”