Arrivano modifiche che toccano la materia del governo del territorio nella legge regionale di Stabilità pubblicata sul bollettino ufficiale regionale del 31 dicembre 2024.

La legge – che definisce il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione della Regione Lazio 2025-2027 – incide sul regime urbanistico dei terreni di uso civico andando a modificare la legge regionale 1 del 1986 e interviene sulla disciplina dei Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale emendando diversi articoli della legge 13 del 1997.

Inserendo un nuovo articolo (4-bis) alla legge 1 del 1986, viene delegata ai comuni l’espressione del parere in merito alla compatibilità, con gli usi civici, delle opere pubbliche o di pubblica utilità comprese negli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari dalla presidenza del Consiglio dei ministri, per i quali è nominato un commissario straordinario (ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32) oppure beneficianti delle risorse del Pnrr, del Pnc o dei fondi strutturali dell’Ue.

Altre modifiche riguardano – come già accennato – i consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale di cui alla legge regionale 29 maggio 1997, n. 13. Con le modifiche della legge di Stabilità 2025 si afferma, tra l’altro, che le opere e gli interventi previsti nei piani regolatori delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale redatti dai consorzi, o inclusi nel piano regolatore da redigersi a cura del Consorzio unico, sono considerati di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza e le relative aree sono espropriate dal Consorzio unico con le procedure di cui al Dpr 8 giugno 2001, n. 327. Nel caso di intervenuta decadenza dei vincoli espropriativi, ancorché derivanti dalle previsioni del piano regolatore comunale, si fa il ricorso procedure previste dall’articolo 27, comma 5, della legge 1° agosto 2002.

Per approfondimenti si rimanda agli articoli 9 e 13 della legge di Stabilità regionale 2025.