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12 Aprile 2025

Cantiere e sicurezza sul lavoro tra norme tecniche, direttive e regolamenti, con lo sguardo al futuro digitale

Le più recenti prescrizioni sulla salvaguardia di chi opera nell’edilizia fissano parametri che i progettisti sono chiamati a rispettare armonizzando diversi palinsesti regolatori, e recepiscono la logica di gestione dei dati basata su software, sollecitando una valutazione delle conseguenze etiche dei controlli tramite algoritmi e sensori.

La sicurezza del cantiere è un obiettivo che si può realizzare attraverso la conoscenza e la puntuale applicazione delle norme tecniche, con il supporto dell’informatica e l’indispensabile strumento della formazione continua di tecnici e maestranze, orientata alla diffusione delle competenze necessarie per allestire e utilizzare ponteggi, macchinari e impalcature: la tutela del lavoro nelle costruzioni  e la riflessione sul corretto approccio alla stratificata normativa di settore, nel progetto degli elementi di cui il cantiere si compone, sono stati gli argomenti centrali del seminario “Le norme tecniche nella sicurezza sul lavoro” (8 aprile 2025), organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma (OAR) presso la Casa dell’Architettura / Complesso monumentale dell’Acquario Romano, con il coordinamento scientifico di Roberta Bocca, Vicepresidente OAR, Delegata Formazione OAR.

Nei saluti istituzionali che hanno introdotto l’evento, Alessandro Panci, Presidente OAR, evidenziando l’impegno del settore Formazione dell’Ordine degli Architetti di Roma su un tema delicato come la sicurezza sul lavoro, fondamentale non solo per i coordinatori ma per tutti coloro che si muovono nel cantiere – tecnici, operai e anche fornitori, ha rimarcato che “la sicurezza deve essere parte integrante del processo edilizio”, vista la difficoltà di gestire un organismo complesso come il cantiere che “ si evolve in base alle varie fasi della costruzione” ed è esposto a rischi imprevedibili senza un’adeguata consapevolezza da parte della manodopera.  “Dobbiamo far passare questo messaggio sia alle imprese, sia, soprattutto, ai nostri committenti”.

Sviluppando il programma dell’incontro, valido per l’aggiornamento obbligatorio quinquennale della figura del Coordinatore della Sicurezza Cantieri (Progettazione ed Esecuzione), i relatori Ferdinando Izzo, architetto, direzione corsi sicurezza OAR, Giuseppe D’Agostino, ingegnere, Paolo Moscetta, tecnico della prevenzione UPG, analizzando alcune indicazioni di grande interesse provenienti dagli enti di normazione hanno approfondito rispettivamente la prassi di riferimento  UNI PdR 168:2024 (“Gestione digitale della documentazione in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro nei cantieri temporanei o mobili“), la norma UNI EN 1004 – 1:2021 (“Trabattelli costituiti da elementi prefabbricati”),  la UNI 11764:2019 (“Piccoli trabattelli su due ruote – Requisiti e metodi di prova”), la UNI 11958:2024 (“Ambienti di lavoro confinati: valutazione dei rischi e misure di sicurezza”).

Gestione digitale della sicurezza in cantiere

La UNI PdR 168:2024, che resterà in vigore cinque anni e potrà poi essere convertita o meno in norma tecnica (oppure in specifica o rapporto tecnico), definisce un Ambiente di Condivisione Dati (ACDat) “collaborativo, supportato da strumenti digitali, atto alla gestione della documentazione di sicurezza e salute per i cantieri temporanei o mobili in conformità alla legislazione vigente”. L’Ambiente di condivisione Dati proposto è caratterizzato da molteplicità dei dispositivi di accesso, semplicità di connessione (tramite login), possibilità di autenticazione sicura e riservatezza dei dati, codifica di documenti e informazioni per il protocollo univoco dei documenti, tracciabilità delle revisioni e delle modifiche apportate ai documenti, inalterabilità delle aree di archiviazione digitale, esperienza utente intuitiva.

L’ACDat della UNI PdR 168:2024, incorporando la modulistica richiesta e ottimizzando i processi per tutti gli attori delle procedure di sicurezza e salute sul lavoro nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili, si inserisce nel solco del “Testo Unico” (D. Lgs. 81/2008), per quanto stabilito dall’articolo 53 (Tenuta della documentazione). La piattaforma di gestione digitale della documentazione in materia di sicurezza è rivolta, con funzionalità e livelli di accesso differenziati, a figure quali il committente o responsabile lavori, il coordinatore per la progettazione /coordinatore in fase di esecuzione, il direttore lavori, le imprese affidatarie, le imprese esecutrici, i lavoratori autonomi, i fornitori, trasportatori e noleggiatori, gli organi di vigilanza.

L’ Ambiente di Condivisione Dati delineato dalla UNI/PdR 168 è scalabile su tre livelli progressivi di complessità del supporto software / hardware con cui viene elaborata, autenticata e, infine, archiviata la documentazione relativa alla sicurezza del cantiere. Il Livello di Sviluppo 1 (LS1) dell’ACDat corrisponde a una struttura ad albero di facile utilizzo, in cui le cartelle di file si condividono attraverso una infrastruttura web commerciale, come Drive di Google o Dropbox, e le caratteristiche (codifica dei documenti, formati e protocolli) sono predefinite. Il Livello di Sviluppo 2 (LS2), realizzabile mediante piattaforme gestionali commerciali, presenta maggiori difficoltà di implementazione ma, sfruttando i metadati, aggiunge funzionalità critiche per estrapolare e condividere contenuti.

Il Livello 3 (LS3) dell’ACDat UNI/PdR 168 si configura come un software gestionale personalizzato, che assimila la logica del Building Information Modeling (BIM) nella catalogazione dei dati relativi al cantiere,  applica la blockchain all’autenticazione dei documenti e può integrare le funzionalità di algoritmi (IA) e sensori (Internet of Things, IoT) per raccogliere le informazioni sugli accessi in cantiere, la presenza di personale in aree ad alto rischio, l’impiego dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), la salubrità ambientale.

Le insidie della Smart Safety

L’introduzione di dispositivi di controllo da remoto in grado di registrare dati sensibili ed elaborarli mediante algoritmi software pone questioni di tipo etico nell’ambito della sicurezza del cantiere e, in generale, di tutti i luoghi in cui operano persone, per la possibilità che l’organizzazione del lavoro si modelli rispetto a coefficienti e parametri non umani. Il dibattito sul tema dell’Intelligenza Artificiale (IA) contrappone agli innegabili vantaggi derivanti dalla potenza di calcolo delle “macchine” il rischio che i tratti distintivi dell’essere umano restino sopraffatti o ridotti a informazione statistica residua.

In conclusione del seminario “Le norme tecniche nella sicurezza sul lavoro”, l’intervento di Paolo Lattanzio, architetto, esperto di temi legati all’informatica, ha posto l’accento sul binomio sicurezza – Intelligenza Artificiale, che, nel contesto della Smart Safety, potrebbe innescare percorsi virtuosi di miglioramento delle procedure di salvaguardia, ma anche ridurre la sfera di tutela dei dati processati dagli algoritmi.

Allo stato attuale, in una fase in cui sistemi e processi sono in continua evoluzione, l’Intelligenza Artificiale presenta limiti di affidabilità e margini di imprevedibilità non compatibili con le procedure che devono garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, rischiando di produrre ricadute etiche e sociali negative: il riferimento a banche dati incomplete o viziate da bias, l’impatto ambientale dei processori che eseguono gli algoritmi, la riduzione della privacy sono solo alcuni dei temi su cui interrogarsi.

“Abbiamo pensato che era il momento di introdurre questo concetto del rapporto tra Intelligenza Artificiale e sicurezza” ha sottolineato Roberta Bocca, Vicepresidente OAR, Delegata Formazione OAR. “Ormai l’Intelligenza Artificiale – ce ne rendiamo conto giorno per giorno – ha permeato la nostra vita (…). Ci siamo chiesti quale potrebbe essere l’impatto di questa novità dell’IA in un campo come la sicurezza sui luoghi di lavoro, così delicato e così denso di connotazioni e ricadute dal punto di vista etico, e sicuramente continueremo la riflessione e la discussione su questo tema in altri eventi di approfondimento”.

L’OAR per la sicurezza sul lavoro:

“Infortuni in cantiere – Azioni e proposte dei soggetti in campo” (20 febbraio 2023) [leggi articolo]

“La sicurezza sui luoghi di lavoro: un tema di civiltà” (21 ottobre 2024) [leggi articolo]

“La patente a crediti nei cantieri. Il punto sulle novità e le applicazioni pratiche” (18 novembre 2024) [leggi articolo]

di Francesca Bizzarro

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