Avviare un sistema di monitoraggio sulle condizioni di lavoro nei cantieri e sulle modalità del subappalto e misure stringenti per prevenire infiltrazioni criminali nella realizzazione di opere pubbliche. Sono queste le prime misure individuate dall’Osservatorio nazionale costituito lo scorso ottobre da ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), le federazioni degli edili di Cgil, Cisl, e le principali stazioni appaltati, con l’obiettivo di garantire condizioni di massima sicurezza anche nei cantieri sottoposti a procedure accelerate, a partire da quelli commissariati e quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Durante l’ultimo incontro, lo scorso 9 dicembre, sono state approfondite – si legge in una nota del Mims – «questioni specifiche tra cui la turnazione h24, la gestione delle squadre di lavoro, le tipologie di lavorazione a rischio di infiltrazioni, il tracciamento dei materiali, la gestione delle nuove normative in materia di subappalto. Questi profili sono stati verificati oggi con riguardo ai cantieri commissariati e con la prospettiva che le soluzioni individuate possano essere alla base anche delle scelte di progettazione ed esecuzione dei lavori del Pnrr».
Tra le soluzioni concordate figurano: il lancio da parte del Mims del sistema di monitoraggio sull’avanzamento dei cantieri (già operativo per i cantieri commissariati) che consentirà «un esercizio più mirato di verifica delle condizioni di lavoro»; la definizione di una clausola standard da inserire nella documentazione di gara, a partire dalla «determina a contrarre», per uniformare le modalità di autorizzazione del subappalto, «condizionandolo alla verifica del contrato collettivo nazionale di lavoro utilizzato e alla congruità della forza lavoro applicata»; il potenziamento dei sistemi di prevenzione delle infiltrazioni criminali attraverso lo «scambio tempestivo di informazioni sui settori e tipologie economiche a maggiore rischio e su gare o territori meritevoli di particolare attenzione». (FN)