Le compravendite nel mercato immobiliare residenziale subiranno una brusca frenata, nel 2020, fermandosi al di sotto delle 500 mila unità, passando dalle 603 mila transazioni del 2019 alle 494 mila dell’anno in corso, con un calo del 18%. Prevista una parziale risalita a partire dalla seconda metà del 2021, con una chiusura prevista a quota 499 mila (+1% rispetto al 2020). È questo lo scenario per il mercato immobiliare in Italia delineato dalle previsioni dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma, presentate lo scorso 22 luglio scorso.
Al calo delle compravendite corrisponderà, di conseguenza, una discesa dei prezzi, che si stavano avviando a una lenta ripresa dopo un lungo periodo di diminuzione. Nel dettaglio, Nomisma prevede una riduzione media annua nel 2020 del -2,6% nel segmento abitativo, e del -3,1% e -3,2% – rispettivamente – nei settori direzionale e commerciale.
Discesa dei prezzi particolarmente accentuata a Roma, insieme a città come Bari e Catania. A tenere, invece – si legge nel rapporto -, sarà soprattutto Milano, che nello scenario più favorevole potrebbe vedere una ripresa dei prezzi già nella seconda metà di quest’anno. Altre città che presentano cali più limitati sono Firenze, Padova e Bologna, cui si aggiungono Venezia e Palermo per quanto riguarda gli immobili d’impresa. Per Torino e Napoli previsioni particolarmente negative nel segmento non residenziale.
(FN)