di Redazione OAR
A partire da febbraio 2020, «tutto quello che è stato dal 2014 al 2019 come ripresa delle quantità scambiate è semplicemente scomparso.`Le compravendite scenderanno (i dati ufficiali dell’Omi sul I trimestre 2020 saranno disponibili il 5 giugno) e i prezzi, nonostante la loro vischiosità, probabilmente non torneranno a crescere come pure ci si attendeva a fine 2019». A dirlo è il Rapporto immobiliare residenziale 2020 dell’Agenzia delle Entrate che, oltre a riportare i dati 2019, allarga lo sguardo agli effetti della crisi connessa all’emergenza Covid19. Per quanto riguarda lo scorso anno, invece, si conferma il trend positivo per il mercato immobiliare, con un aumento delle compravendite di abitazioni del 4,3%.
Ecco alcune delle osservazioni che emergono dal rapporto riguardo allo scenario protettico. «Dal mondo dell’Estremistan, come lo definisce Nassim Nicholas Taleb nel suo famoso libro ‘Il cigno nero’, si è generato un evento non impossibile ma senz’altro improbabile e raro, al di là degli orizzonti prevedibili: il cigno nero del Covid19, una pandemia che sta attanagliando l’intera umanità, che ha mietuto vittime e ha obbligato alla chiusura delle attività economiche e produttive. Qualcosa che nessuno poteva prevedere. È evidente che il blocco delle attività causa, ovunque, crisi economica e occupazionale e dunque sociale, la cui uscita dipende largamente dalle politiche economiche e dagli animal spirit che si generanno per la voglia di ripartire e ricostruire. È altrettanto pacifico che questa crisi si riverbererà sul mercato immobiliare in generale».
Diversi istituti di ricerca stanno cercando di delineare scenari e prospettive, «ma quando i fenomeni sono così terribilmente incerti e instabili, effettuare esercizi di previsione rischia di non essere di grande aiuto», si legge ancora nel rapporto. Si deve dare per scontato – si conclude – che vi sarà una discesa nei livelli delle unità abitative scambiate, «ma non si sa se poi il ripristino della condizione di normalità potrà o meno produrre un recupero dei livelli ante Covid 19 (e quindi di nuovo una crescita) e di quale entità».
Qui il Rapporto: LINK
(FN)