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31 Maggio 2024

L’OAR partecipa al Festival internazionale della salute e sicurezza sul lavoro di Pesaro

Il presidente Alessandro Panci interverrà come relatore. Sotto la lente le criticità ancora da risolvere sul fronte della sicurezza nei cantieri. Tra queste: il subappalto a cascata, l'uso improprio del distacco dei lavoratori e la tempistica dei cantieri che se serrata, come per il Pnrr e il superbonus, non consente di gestire adeguatamente le interferenze

L’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia sarà presente al Festival internazionale della salute e sicurezza sul lavoro che si terrà al Palazzo Ducale di Pesaro dal 12 al 14 giugno. Alessandro Panci, presidente dell’OAR farà parte dei relatori dell’evento che si presenta come un’occasione di confronto e dibattito, volta alla diffusione della cultura della sicurezza e alla promozione della salute nei luoghi di lavoro, organizzata dalla Fondazione Rubes Triva con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, in sinergia con l’Inail e l’European agency for safety and health at work (Eu-Osha) di Bilbao.

Nella sua terza edizione, il Festival si propone di indirizzare il dibattito e stimolare la riflessione sul lavoro come ambito di espressione, realizzazione, integrazione e inclusione della persona, nonché sulla tutela della sua dignità. Punto di partenza sono i princìpi enunciati nella carta di Urbino che, privilegiando un approccio etico al lavoro, mette la prevenzione in cima alle priorità, partendo dal presupposto che l’integrità psico-fisica delle persone sia un bene assoluto e inalienabile.

Il presidente, Alessandro Panci, porterà all’attenzione tematiche su cui c’è bisogno di intervenire per migliorare la sicurezza nei cantieri, tutelare la vita delle persone e prevenire gli incidenti, partendo dalla presa d’atto che «il rischio zero non esiste». «Solo il non intervento – aggiunge – comporta un annullamento dei rischi». I professionisti, però, devono essere messi in condizione di poter ben operare e, di sicuro – evidenzia Panci – «la tempistica del Pnrr, così come le scadenze serrate imposte al superbonus, non permette, ad esempio, di sfalsare temporalmente le lavorazioni e di gestire correttamente gli ingressi delle imprese al fine di ridurre le interferenze. Spesso a causa di queste condizioni i lavoratori e le imprese sono pressati dal dover raggiungere risultati in tempi brevi con l’esito che a volte, a ridosso delle scadenze, si inseriscono lavoratori non addestrati o addestrati ma non abituati a lavorare con quell’impresa, con il conseguente incremento dei rischi in cantiere».

Sotto la lente anche le criticità legate al subappalto a cascata e all’uso improprio del distacco dei lavoratori da un’impresa all’altra. «I subappalti a cascata inducono a lavorare insieme persone che non si conoscono, che non conoscono le modalità di lavoro, ciò comporta una sovrapposizione dei ruoli e il rischio che non siano seguite correttamente le procedure di lavoro», aggiunge Panci. Simili criticità riservano i distacchi utilizzati in modo improprio: «Si ritrovano così in cantiere lavoratori che solo formalmente dipendono dalla ditta madre, ma in realtà con essa non hanno alcuna relazione. Fanno fatica a inserirsi in una modalità operativa diversa e di fatto sfuggono ai controlli che normalmente il coordinatore della sicurezza e il committente eseguono sul subappaltatore».

«La prevenzione è fondamentale», sottolinea ancora il presidente. «Dobbiamo spingere molto sulla diffusione della cultura della sicurezza», aggiunge pensando anche alla costituzione di cantieri-pilota come luoghi di conoscenza dove apprendere come eseguire correttamente, dal punto di vista della sicurezza, le diverse lavorazioni, sviluppando una buona sensibilità rispetto alla contestualizzazione dei rischi. Infine una considerazione sul compenso dei coordinatori della sicurezza che, al di là dell’applicazione dell’equo compenso, sia in ambito pubblico che in quello privato, dovrebbe non essere soggetto a ribasso, così come avviene per gli oneri della sicurezza delle imprese. «Si tratta in entrambi i casi di oneri che non possono essere scontati perché direttamente legati alla vita delle persone», chiosa Panci.

Intenso il programma del Festival, presentato anche alla Camera dei deputati lo scorso 19 marzo, che prevede lo sviluppo di diverse tematiche: dalle politiche di prevenzione idonee a tutelare la persona che lavora in un mondo sempre più digitalizzato alla salvaguardia della giustizia sociale e del lavoro dignitoso nonostante la precarizzazione dei rapporti di lavoro; dalle questioni filosofiche, morali, giuridiche ed economiche poste dall’avvento dell’intelligenza artificiale all’organizzazione aziendale finalizzata alla valorizzazione dell’apporto di ciascuna persona. E poi, il ruolo dei professionisti nella diffusione della cultura della sicurezza e nelle attività di prevenzione dei rischi a tutela dei lavoratori.

La partecipazione agli eventi è gratuita. È possibile seguirli in presenza, in modalità webinar o in streaming, previa registrazione sul sito festivalsalutesicurezzalavoro.it.

di Mariagrazia Barletta

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