Indagare la situazione attuale della professione e della formazione anche alla luce dei nuovi orientamenti normativi come risposta efficiente ad un sistema in continuo cambiamento. È questo il senso dell’evento formativo «L’architetto in evoluzione» (4 crediti formativi deontologici), appuntamento promosso dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia che si svolgerà il prossimo 25 settembre (ore 10.15-14.15), nell’ambito della giornata in cui l’OAR – dal mattino a sera – apre le porte della propria sede (in piazza Manfredo Fanti, 47) ad iscritti, studenti e cittadini, offrendo a tutti gli interessati l’opportunità di conoscere le molteplici attività, risorse e servizi messi in campo dall’Ordine (qui per maggiori info sull’Open Day dell’OAR: LINK
Il convegno – con il coordinamento scientifico di Alessandro Panci, presidente OAR – sarà una prima occasione di confronto sulle competenze e sulle figure di Architetto, Pianificatore, Paesaggista, Conservatore, Architetto Iunior e Pianificatore Iunior al fine – si legge nella presentazione dell’evento – di «individuare una formula per un riordino sulle nostre professioni intellettuali e tecniche per ritornare a definire l’Architetto come il coordinatore di processi complessi, colui che si occupa delle trasformazioni degli spazi con una visione nuova e con strumenti innovativi permetterebbe di dare una risposta alle nuove esigenze e sfide». Devono essere – spiega ancora l’abstract – «l’inclinazione, la passione, l’opportunità e la continua formazione a specializzare il professionista in una materia che racchiude in sé molteplici ‘conoscenze’ indiscutibilmente non scindibili e che sono l’espressione di un pensiero culturale e sociale e non semplici pratiche tecniche».
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L’evento si aprirà con il confronto tra il sistema ordinistico e il mondo universitario sul tema delle diverse attività professionali scaturite dalle nuove qualifiche di architetto, pianificatore, paesaggista, conservatore, architetto iunior e pianificatore iunior rilasciate dai titoli universitari della riforma di fine anni ’90, per arrivare ad una riflessione collettiva sul DPR 328/01 a ormai più di 20 anni dalla sua attuazione. Questi ultimi decenni, conclude la presentazione del convegno – «sono stati caratterizzati da grandi cambiamenti: si rende necessario affrontare l’elaborazione di un programma per il futuro attraverso l’individuazione di azioni e obiettivi in grado di accompagnare e guidare le inevitabili evoluzioni della professione». (FN)
