Raccontare e analizzare gli “sviluppi delle Linee Guida Deontologiche e della Formazione”, evidenziandone gli aspetti innovativi e le criticità. È stato questo l’obiettivo del convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC e che si è svolto ieri – 29 novembre – a Tivoli, presso l’aula magna del Convitto Nazionale “Amedeo di Savoia Duca D’Aosta”. Un evento che ha rappresentato un ulteriore tassello dell’impegno strategico dell’Ordine di Roma – e in particolare della Commissione Città Metropolitana OAR – nel portare servizi e formazione professionale per gli iscritti in tutta la provincia di Roma. Il convegno – con il coordinamento scientifico di Alessandro Panci, presidente OAR – ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei presidenti di numerosi ordini provinciali italiani, per una riflessione condivisa sui temi trattati, raccontando le esperienze sul fronte deontologico e disciplinare nei diversi territori.
Nel corso dell’appuntamento formativo si è parlato del nuovo Codice Deontologico, approvato dal Cnappc lo scorso 10 ottobre, con le disposizioni che entreranno in vigore dal 2 dicembre. Partendo da una introduzione che ha posto particolare attenzione alle innovazioni introdotte, si è fornito un aggiornamento – anche sul fronte delle linee guida della formazione – «sulle modifiche già apportate e su quelle ancora in fase di definizione, con l’obiettivo di promuovere una pratica professionale più consapevole e allineata alle esigenze contemporanee».
A introdurre il convegno, insieme a Raffaele Bencardino, delegato Zona 5 OAR, è stato Alessandro Panci, presidente OAR, incentrando l’attenzione sul valore della formazione deontologica, «che l’Ordine porta su tutto il territorio metropolitano, per essere vicino a tutti gli iscritti. Continueremo a fare in modo che la formazione sia sempre più di qualità e legata alla reale attività professionale che i professionisti svolgono quotidianamente». Le norme deontologiche – in particolare, ha aggiunto Panci – «differenziano i professionisti dalle imprese, imponendo loro di avere non solo professionalità e formazione adeguate ma anche rispetto nei confronti della committenza, innanzitutto, e verso i loro stessi colleghi. Resta fondamentale far comprendere a tutti che svolgiamo attività di pubblica utilità».
Ai saluti istituzionali hanno partecipato Alessandro Palombi, vicepresidente della Giunta per le Autorizzazioni, Camera dei deputati, e Andrea Napoleoni – presidente Commissione Urbanistica Comune di Tivoli. Qui le video interviste realizzate, che mettono in luce, in particolare, il valore del dialogo e della collaborazione tra professionisti e istituzioni.
Alessandro Palombi
Andrea Napoleoni
Il Comune di Tivoli ha ricordato – con una nota sul proprio sito istituzionale – come il consigliere Napoleoni, nel corso dell’evento dell’OAR, abbia «ringraziato il presidente Alessandro Panci, nostro concittadino, per aver scelto la nostra Città come sede del convegno nazionale, che ha visto la partecipazione di delegazioni da tutta Italia». L’Amministrazione Comunale – conclude la nota – «conferma l’importanza di tutelare il nostro patrimonio e di collaborare con le categorie professionali, in particolare con gli architetti. Presto arriverà un nuovo Piano Urbanistico Comunale per uno sviluppo sostenibile della città».
L’approfondimento tecnico in merito al tema della giornata si è sviluppato con l’inquadramento nel contesto normativo delle nuove Linee Guida Deontologiche da parte di Eugenio Perri, presidente Consiglio di Disciplina OAR – che ha trattato, in particolare, i principi e i recenti orientamenti di modifica – e con l’analisi delle casistiche deontologiche, con focus sui principali illeciti e sulle soluzioni attuali di Simona Diana, componente del Consiglio di Disciplina OAR.
Una prima riflessione sulle linee guida della formazione in vigore, invece, è stata condotta da Roberta Bocca, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, delegata alla Formazione e coordinatrice CTF OAR . «Considerando le opportunità e le sfide collegate all’attività di Formazione, si può constatare che le nuove linee guida Cnappc – ha detto – non presentano cambi di visione né novità sostanziali rispetto all’impostazione di quelle precedenti e di fatto non hanno determinato uno vero scatto positivo in un sistema che dal 2014 continua a mostrare limiti e criticità». Infatti – ha proseguito Bocca – , il numero degli inadempienti non dimunisce; la formazione, anziché come un’opportunità di crescita professionale, continua a essere spesso vissuta come un’ulteriore difficoltà nella gestione di una situazione professionale sempre più complessa, con la gestione problematica della piattaforma Cnappc ha di fatto costituito un ulteriore pesante aggravio della situazione». La Formazione dell’OAR – ha poi concluso la vicepresidente dell’Ordine di Roma – punta a fornire un supporto valido e concreto all’aggiornamento delle conoscenze normative, tecniche e tecnologiche degli iscritti, anche individuando possibili e nuovi campi di attività: in questo senso, l’obbligo normativo dell’aggiornamento professionale si tramuta in opportunità di crescita, culturale, tecnica e professionale».
Alle tavole rotonde finali, come detto, hanno partecipato i presidenti di diversi Ordini provinciali degli Architetti italiani presenti all’incontro, tra cui Raffaele Fusco (OA Asti), Cristiano Guernieri (OA Mantova), Alessandro Izzi (OA Campobasso), Rino La Mendola (OA Agrigento), Francesco Livadoti (OA Crotone), Maria Cristina Milanese (OA Torino), Fabrizio Miluzzo (OA Rieti), Giorgio Saraconi (OA Viterbo), Daniele Schiazza (OA Chieti) e Paolo Vecchio (OA Frosinone). Il confronto è stato utile per conoscere gli sviluppi quadro della situazione e delle attività condotte in chiave deontologica in un panorama regionale e nazionale che presenta situazioni molto diverse, dalle modalità di erogazione della formazione, alle casistiche casi più frequenti di illeciti deontologici e formativi e alle risoluzionimesre in campo.
La giornata si è conclusa, come ulteriore momento di conoscenza e connessione con il territorio, con una visita a Villa d’Este, patrimonio Unesco d uno degli esempi più notevoli e raffinati della cultura rinascimentale, introdotta da Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este. (FN)