di Redazione OAR
Il Bim come strumento fondamentale per il rilancio delle costruzioni in Italia. Lo afferma Assobim, l’associazione che riunisce società accomunate dal comune interesse a implementare lo strumento della digitalizzazione, incluso il building information modeling, chiedendo di investire risorse e incentivi per promuovere la diffusione degli strumenti digitali e il recepimento pieno nel Codice Appalti del Dm 560/2017 su modalità e tempi di introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture.
«Pensiamo – afferma l’associazione in una nota – che sia fondamentale in questo frangente che lo Stato assuma soprattutto il ruolo di committente di infrastrutture fondamentali per modernizzare il paese, e che la loro realizzazione debba essere una occasione colta in pieno per la digitalizzazione dei processi di progettazione e costruzione di tutta la filiera».
Nell’ottica di un rilancio degli investimenti nel settore, anche in virtù delle misure predisposte dal Governo per affrontare il post emergenza Covid19 e la conseguente crisi economica, Assobim avanza alcune proposte operative, sintetizzate in quello che ha denominato il «Manifesto per il rilancio delle Costruzioni».
Tra le proposte contenute nel documento c’è il «rafforzamento del Dm 560/2017, con il suo eventuale accorpamento nella prossima nuova versione del Codice degli Appalti (DL 50/2016)». Si auspicano «misure di incentivazione e supporto verso le stazioni appaltanti pubbliche che si attiveranno per rispettarlo», chiedendo interventi concreti «la diffusione di strumenti utili alla digitalizzazione dei processi nella filiera delle costruzioni, dalla informatizzazione dei cataloghi dei componenti per l’edilizia alla loro messa in opera e manutenzione».
Per saperne di più e per scaricare il manifesto: LINK
(FN)