La Casa dell’Architettura ha aperto le porte ad un progetto di moda solidale, promosso nell’ambito del Piano di Promozione Culturale del Ministero delle Relazioni Estere e dell’Ambasciata della Colombia, con il sostegno delle Nazioni Unite ed il patrocinio dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma.
L’iniziativa si inserisce nei processi di ricostruzione della Pace in Colombia, bandiera portante dell’attuale Governo del presidente Gustavo Petro e presentato anche ad Oslo in occasione della consegna del Premio Nobel per la Pace.
Pazarela, questo il nome dell’evento a cura della stilista Sara Arias (brand Manifiesta: Moda per la Pace) intende creare abiti ed accessori che raccontano storie di pace e di riconciliazione di donne ex guerrigliere combattenti delle FARC e di vittime del conflitto, alle quali Manifiesta ha offerto nuove opportunità di lavoro. L’iniziativa ha permesso di tendere la mano a chi ha deposto le armi o a chi ne è stato vittima, offrendo l’opportunità di riconnettersi con la società civile.
Vite salvate dal degrado psicologico e dall’indigenza al fine del reinserimento in tessuti lavorativi ed umani di ampia sensibilità.
Continua dunque il dialogo tra l’Ordine degli Architetti di Roma e la Colombia, iniziato con la mostra del 2011 Rogelio Salmona: la poesia dello spazio che continua nel tempo e proseguito poi con la collaborazione con Architettura senza frontiere ONLUS che ha in attivo un progetto in Colombia sull’architettura partecipata e autocostruzione di spazi di inclusione, con la firma del protocollo di intesa con la Società degli Architetti Colombiani per lo scambio di buone pratiche e mostre itineranti raccontati durante la serata dai referenti Fabrizio Properzi e Maria Cecilia Martinez.
“Gli architetti possono trasferire cultura, interesse e serenità ad altri colleghi – interviene in apertura Paolo Anzuini, Consigliere Ordine Architetti PPC Roma con delega all’Internazionalizzazione ed ai Giovani – Le collaborazioni strutturate dell’OAR tendono sempre a creare qualcosa di duraturo perché gli architetti sono costruttori di pace come dimostrano le numerose attività che ci vedono protagonisti nell’ambito di contesti internazionali tra cui ricordiamo il progetto Design for Peace per l’Ucraina”.