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27 Febbraio 2025

Spallanzani: pubblicato sul CAN il bando del concorso di progettazione

È aperta da oggi su Competition Architecture Network la procedura concorsuale per il Nuovo Polo dei Laboratori Rita Levi Montalcini dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive di Roma - Termine consegna elaborati fissato al prossimo 27 giugno

Online su CAN – Competition Architecture Network, la piattaforma telematica per i concorsi di progettazione realizzata e messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, il bando per il Nuovo Polo dei Laboratori Rita Levi Montalcini dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. L’oggetto del concorso – in unica fase – è l’acquisizione del progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) per la realizzazione di un nuovo edificio. È stato fissato al 27 giugno 2025 il termine per la consegna degli elaborati.

Qui la pagina di CAN dedicata al concorso LINK

Dopo il protocollo di intesa siglato a gennaio tra INMI Spallanzani (stazione appaltante) – centro di riferimento nazionale nella diagnosi e nella ricerca di patogeni ad alta infettività -, Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia e Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma (qui l’articolo: LINK) entra nel vivo, quindi, il concorso di progettazione che punta – attraverso la realizzazione del nuovo Polo intitolato a Rita Levi Montalcini – al potenziamento delle strutture e delle attività di laboratorio dello Spallanzani di Roma, riunendo in un unico edificio il Dipartimento dei Laboratori.

L’obiettivo dell’Istituto, infatti – si legge nella presentazione del concorso – «è quello di creare un polo integrato dedicato alla ricerca scientifica/sanitaria, traendo vantaggio dalla vicinanza fisica dei tre edifici esistenti dedicati già a questo tipo di attività ovvero i padiglioni Baglivi e Del Vecchio (già connessi per il tramite di un tunnel sotterraneo) e il padiglione Alto Isolamento». In tale ottica è stato sviluppato il masterplan per lo sviluppo del «Polo della ricerca» che persegue i seguenti obiettivi: realizzazione di un nuovo edificio dedicato ai laboratori di ricerca; messa a sistema degli edifici già esistenti dedicati alla ricerca; riqualificazione in chiave green di tutta l’area destinata al «Polo della ricerca». L’oggetto del concorso pubblicato su CAN – come anticipato – è quello di sviluppare una progettazione di fattibilità tecnico-economica che permetta – attraverso la realizzazione di un nuovo edificio in grado di dare risposta alle esigenze operative dell’Istituto – di raggiungere i primi tre obiettivi del masterplan. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera è di 9,6 milioni di euro (al netto di I.V.A e comprensivo degli oneri della sicurezza).

Per il Commissario straordinario, dr.ssa Cristina Matranga, «dotarsi di nuove strutture è fondamentale per potenziare le attività di ricerca e di diagnosi del nostro Istituto, sempre più sollecitato in ambito nazionale e internazionale.  Siamo sicuri che la collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e l’Ordine degli Architetti ci permetterà di realizzare una struttura moderna e all’avanguardia».

«La struttura ospedaliera – dichiara il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Alessandro Panci – è stata al centro delle attenzioni durante il periodo Covid grazie alla qualità delle professionalità e delle ricerche svolte. Con grande soddisfazione è stata scelta la piattaforma Concorsi dell’OAR per il suo ampliamento, cercando di ottenere la qualità architettonica attraverso il concorso di progettazione. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di promozione culturale della procedura concorsuale che l’Ordine sostiene, con l’obiettivo che questa essa non sia intesa come un evento eccezionale, ma sempre più come uno strumento ordinario attuativo degli interventi di trasformazione. Uno strumento virtuoso per l’attuazione di processi di valorizzazione e recupero del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici, in quanto procedura incentrata sul confronto tra la qualità di più progetti».

Questo concorso – ha infine sottolineato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma, Massimo Cerri, «è un invito ai professionisti tecnici a riflettere che le strutture di tipo ‘tradizionale’ non sono più funzionali e non sono più sicure per operatori e pazienti, soprattutto di fronte a scenari emergenziali, come l’esperienza pandemica ci ha insegnato. Le strutture moderne devono rispettare nuovi criteri: flessibilità, resilienza e adattabilità anche davanti a situazioni di emergenza, non dovendo contemporaneamente intralciare l’attività elettiva in piena sicurezza di esercizio».

Al vincitore del concorso spetterà un premio di 240.657,01  euro (oltre Iva e contributi previdenziali – di cui 80mila euro quale anticipo parziale per la redazione del Pfte e 160.657,01 € come importo da corrispondere a saldo dopo l’approvazione del progetto); mentre ai concorrenti classificatisi al secondo e al terzo posto saranno riconosciuti, rispettivamente, rimborsi spese, per 30mila e 15mila euro.

La scadenza per la consegna degli elaborati progettuali è stata fissata – come detto – al 27 giugno 2025 (ore 12), mentre gli esiti del concorso sono previsti per il 2 ottobre (classifica definitiva il 6 novembre). (FN)

di Francesco Nariello

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