Nuova presa di posizione degli architetti in difesa dei concorsi di progettazione: strumento in grado di «promuovere una cultura del progetto di qualità e tutelare dell’interesse della città». Questa volta, a schierarsi è l’Ordine degli Architetti di Milano, che ha scritto al sindaco milanese, Giuseppe Sala, e alla Soprintendente, Antonella Ranaldi, per quanto riguarda Novecentopiùcento, bando del Comune di Milano e pubblicato su Concorrimi.
«Il Responsabile Unico del Procedimento il 4 marzo, a 15 giorni dal termine della consegna – sottolinea Ordine Architetti di Milano (qui la nota con la lettera: LINK) -, ha pubblicato un parere reso noto dalla Soprintendenza che confligge con le indicazioni contenute nel Documento preliminare alla progettazione del bando di concorso, mettendo seriamente in discussione la possibilità di rispondere alla chiamata con un progetto coerente e fattibile. Considerato che la scadenza del concorso sarebbe stata tra pochi giorni, si evidenzia la probabilità che alcuni partecipanti abbiano già consegnato e che sicuramente molti altri abbiano già completato il progetto».
L’Ordine milanese chiede, dunque, «rispetto del lavoro di molti professionisti», e sottolinea la necessità di operare «scelte che vadano in senso contrario alla mortificazione del concorso per il rilancio di una cultura urbana collettiva». Nella situazione che si è venuta a creare, conclude, c’è il timore che «la volontà dei progettisti di accettare con generosità la sfida e di mettersi al servizio dell’interesse pubblico dedicando energie e tempo affinché possa essere individuata la migliore soluzione ai problemi» posti da progetto, verrà nuovamente tradita.
(FN)