«Restituire il cuore di Roma alla comunità più ampia e, in particolare, ai cittadini romani». È questo – in estrema sintesi – l’obiettivo con cui è stato concepito il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione per la «Nuova Passeggiata Archeologica» dei Fori Imperiali, bando lanciato lo scorso ottobre da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e pubblicato sulla piattaforma CAN – Competition Architecture Network, messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia.
A raccontarlo ieri, 2 aprile, in occasione della pubblicazione online della graduatoria provvisoria del bando, è stato Francesco Isidori – che guida con Maria Claudia Clemente lo studio romano Labics – capogruppo del team vincitore, composto da Aniello Camarca (ia2 Studio), Oronzo Fanelli (GO-Mobility Srl), Francesco Garofalo (Openfabric), Giuseppe Grant (Orizzontale, altro collettivo con base a Roma), Massimiliano Milan (Buromilan). La presentazione del progetto premiato si è svolta nella cornice dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e del sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce. Presenti, tra gli altri, il presidente OAR, Alessandro Panci, i consiglieri OAR Claudia Ricciardi (delegata ai Concorsi) e Lorenzo Busnengo; per l’Area Concorsi OAR, Mattia Darò (direttore) e Nives Barranca.
Il progetto scelto dalla commissione giudicante (su 23 proposte progettuali pervenute), presieduta dall’architetto portoghese e progettista di fama internazionale Joao Luis Carrillho da Graça (e composta anche da Elisabetta Pallottino, Cristiano Rosponi, Alessandra Rampazzo, Adriano La Regina), per la realizzazione degli interventi nell’area dei Fori Imperiali, è stato raccontato – come detto – da Francesco Isidori (Labics), che ne ha illustrato l’impostazione e le caratteristiche principali: «È un progetto – ha detto- che si compone di tanti tasselli, con un fil rouge che tiene insieme gli interventi previsti nelle diverse aree. Capace di raccontare questi luoghi, di permetterne una migliore comprensione, soprattutto per quanto riguarda il primo tratto di Via dei Fori Imperiali, dove la strada novecentesca si sovrappone alle impronte di cinque fori. E di favorire la comprensione di un palinsesto che in duemila anni ha visto sovrapporsi di tracce, impronte, storie, segni urbani, cercando di tenere i vari elementi insieme, perché tutti sono importanti». L’obiettivo, ha poi ribadito, è di «restituire alla città un luogo straordinario, che spesso è parso appartenere più ai turisti – i milioni di persone che lo visitano quotidianamente – che ai cittadini romani. E che nel tempo tempo ha perso la sua identità: via Dei Fori Imperiali è divenuta una strada spoglia. Per questo abbiamo cercato di proporre spazi accoglienti, per passeggiare e per stare, aree ombrose dove sostare e potersi incontrare».
La «Nuova Passeggiata Archeologica» di Roma, in base agli interventi previsti dal progetto vincitore, cambierà dunque volto, con la realizzazione di una sorta grande anello pedonale, collegando l’intera area archeologica centrale della città e rimettendola in connessione con la città moderna e i rioni circostanti: dai Fori al Colosseo fino al Celio, al Palatino e alle Terme di Caracalla, tornando dal Circo Massimo e fino al Campidoglio. E intercettando, si precisa nella descrizione del progetto, «l’itinerario ciclo-pedonale di via di San Gregorio, di via dei Cerchi, di via di San Teodoro e delle salite e discese del Colle Capitolino con nuovi servizi per i turisti e per i romani». Largo quindi agli spazi pedonali, alle aree verdi, terrazze e percorsi sopraelevati.
Alla presentazione presso i Mercato di Traiano è intervenuto, come anticipato, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha rimarcato il proprio sostegno a «modernizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale, come ci impone la Costituzione». Allo stesso tempo, ha aggiunto – in riferimento al concorso riguardante i Fori, «la mia preoccupazione era che il progetto salvaguardasse il valore della storia: i Fori non nascono oggi, ma già con papa Alessandro VII era stato abbozzato il primo progetto di passeggiata sui Fori Imperiali. Possiamo dire che la via e la visione prospettica sono state storicizzate, quindi il progetto dovrà armonizzarsi con questi criteri».
La possibilità per la cittadinanza di riappropriarsi di un luogo per vivere la bellezza della Città Eterna: è il punto chiave messo in luce dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel proprio commento al progetto vincitore, attraverso cui – ha osservato – «la via e i Fori si riconciliano: il percorso sarà un luogo piacevole dove passeggiare e dove poter anche indugiare per godersi la vista sui Fori. E lo sarà per i turisti ma anche per i romani». L’impegno, sia a livello nazionale che per la Capitale – ha poi sottolineato – è mirato a «valorizzare al meglio il più alto concentrato di storia, archeologia, arte e natura al mondo» e il progetto vincitore del concorso «riesce a restituire comprensibilità senza stravolgere, ma anzi valorizzando la stratificazione, una sfida molto complessa», in cui la passeggiata diventa «non solo una bellissima prospettiva, ma un luogo dove sarà piacevole stare. Una via non per andare da un posto all’altro ma dove restare e da cui vedere i Fori, con terrazze di affaccio in cui sedersi e godersi la vista».
Ad aprire l’incontro e ad ampliare lo sguardo al più ampio progetto di trasformazione del Centro Archeologico Monumentale di Roma (CArMe), era stato il sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce (il quale ha ricordato l’utilizzo per lo svolgimento del concorso della piattaforma telematica CAN messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti di Roma), spiegando come «la Nuova Passeggiata Archeologica nell’area centrale della città rappresenti il primo tassello di un vasto programma di interventi», che ha come obiettivo la possibilità di garantire una «fruizione universale di questo patrimonio». Il concorso per i Fori, infatti – ha poi spiegato – ha aperto la fase di realizzazione del Programma operativo che prevede un insieme di opere da portare a compimento nel triennio 2025-2027, con un investimento da 282 milioni di euro tra fondi Pnrr, Giubileo, statali e comunali. Elaborato da Roma Capitale, a cura della Sovrintendenza Capitolina sulla base del Rapporto al Sindaco presentato da Walter Tocci, con il supporto tecnico di Risorse per Roma e la collaborazione dei Dipartimenti competenti e delle altre aziende comunali, questo progetto «rappresenta il più grande investimento di sempre nell’area archeologica centrale». Seguirà la definizione delle opere previste dal Piano Strategico, finanziato con altre risorse da reperire nel prossimo decennio, al fine di guidare la trasformazione nel lungo periodo.
È intervenuto infine con un video registrato il presidente della giuria, Joao Luis Carrillho da Graça, progettista portoghese di fama internazionale con una particolare esperienza nell’interazione tra architettura contemporanea e patrimonio storico: «Roma è una città idillica ed offre l’opportunità di disegnare il rapporto tra la contemporaneità e le straordinarie antichità. I lavori presentati al concorso sono stati di ottimo livello – ha aggiunto – e non è stato facile scegliere il più interessante. Il progetto vincitore, in particolare, introduce nella città esistente elementi che rivelano la forza straordinaria delle antichità dei Fori Imperiali, incentrandosi in particolare – con soluzioni eco-sostenibili – sulla possibilità di introdurre aspetti di convivialità urbana in chiave contemporanea».
Il costo stimato per la realizzazione delle opere previste dal concorso è di 18,8 milioni di euro (al netto di Iva). Il vincitore riceverà un premio di 135mila euro (al netto di oneri previdenziali e Iva); mentre ai concorrenti risultati classificati dal secondo al quinto è riconosciuto un rimborso spese, complessivamente pari a 100mila euro equamente distribuito (25mila euro ciascuno). La graduatoria provvisoria sarà ora oggetto delle verifiche di legge, a seguito delle quali lo studio vincitore procederà con il perfezionamento del progetto di fattibilità tecnico-economica. Al termine di questa fase verrà indetta la Conferenza dei Servizi, nel frattempo sarà affidato del progetto esecutivo e indetta della gara di appalto. Se tutte le tempistiche saranno rispettate i lavori – si legge nella nota di Roma Capitale – potranno iniziare entro settembre, con qualcuno degli interventi che – come ha auspicato il sindaco Gualtieri a chiusura della conferenza stampa – «potrebbe essere pronto prima del Giubileo», mentre gli altri si completeranno nei mesi successivi.
Nella classifica provvisoria del concorso gli altri progetti finalisti posizionatisi dal secondo e quinto posto sono quelli presentati dai seguenti progettisti o raggruppamenti di professonisti con capogruppo gli architetti: Giorgia Colombo (secondo classificato); Luigi Franciosini (terzo); Marco Pietrolucci (quarto); Eugenio Cipollone (quinto).
Maggiori dettagli e tutta la documentazione relativa al concorso sulla pagina dedicata sulla piattaforma CAN: LINK
(FN)