Un «Nuovo Polo dei Laboratori» che sarà intitolato a Rita Levi Montalcini, prima Presidente del comitato etico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive «Lazzaro Spallanzani» IRCCS. È questo l’oggetto del concorso internazionale di progettazione che sarà realizzato in forza del protocollo d’intesa tra Spallanzani – centro di riferimento nazionale nella diagnosi e nella ricerca di patogeni ad alta infettività -, Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia e Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma. L’intesa è stata siglata lo scorso 15 gennaio dal Commissario Straordinario dello Spallanzani, Cristina Matranga, da Alessandro Panci, presidente OAR e da Massimo Cerri, presidente OIR.
La firma dell’accordo è un ulteriore tassello dell’azione portata avanti dall’Ordine degli Architetti di Roma per promuovere i concorsi di progettazione come strumento cardine per garantire la qualità nei processi di trasformazione urbana: dal lancio della piattaforma telematica CAN Competition Architecture Network – su cui sarà pubblicato il concorso per il Nuovo Polo dei Laboratori – all’impegno per favorire il dialogo e la collaborazione tra istituzioni, ordini professionali, soggetti pubblici e privati allo scopo di facilitare la realizzazione di nuove procedure concorsuali. (Leggi qui per saperne di più: LINK)
Il potenziamento delle strutture e delle attività di laboratorio dello Spallanzani passerà, dunque, per la realizzazione di un nuovo Polo, che punterà – si legge nella nota congiunta diffusa per la sigla dell’accordo – a «riunire in un unico edificio il Dipartimento dei Laboratori, attualmente frammentato su due Padiglioni, e di implementare e migliorare la dotazione strutturale e tecnologica. In questa ottica, è prevista la progettazione e realizzazione di un nuovo edificio atto ad ospitare i due attuali laboratori».
«Lo Spallanzani è da sempre un’eccellenza internazionale sul piano assistenziale e della ricerca», ha detto il Commissario Straordinario, dr.ssa Cristina Matranga, sottolineando come «dotarsi di nuove strutture sia fondamentale per potenziare le attività di ricerca e di diagnosi e la creazione di un Polo dei laboratori che riunisca tutte le attività in un’unica area consentirà ai nostri professionisti di operare in modo più funzionale ed efficiente. Siamo felici – ha poi aggiunto – di sottoscrivere questo accordo con l’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri e ringrazio i direttori generali che mi hanno preceduto, Francesco Vaia e Angelo Aliquò, che hanno curato e portato avanti questo progetto. Ringrazio anche la famiglia di Rita Levi Montalcini per avere aderito con entusiasmo alla nostra idea di intitolare alla sua memoria il nuovo Laboratorio, scelta che ci rende felici ed orgogliosi». Attraverso la collaborazione, finalizzata a lanciare la procedura concorsuale, lo Spallanzani intende «individuare il soggetto cui affidare la predisposizione del Progetto Esecutivo, frutto di un elevato standard di qualità e ricerca architettonica».
Per Alessandro Panci, presidente OAR, «sottoscrivere il protocollo con lo Spallanzani indica quanto sia importante parlare di qualità. Una qualità che deve essere su più piani e riguardare più aspetti e che lo Spallanzani, soprattutto sotto il profilo della ricerca, sta portando avanti in modo importante dedicando la massima attenzione all’attività di laboratorio ma anche agli spazi necessari affinché questa stessa ricerca possa essere svolta nel migliore dei modi. Il concorso di progettazione che lo Spallanzani andrà a bandire attraverso la piattaforma dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia dimostra quanto sia fondamentale comprendere che quello che noi progettiamo e realizziamo è strettamente legato alla qualità della vita. L’attenzione agli spazi diventa di estrema importanza affinché la ricerca sia fatta nel migliore dei modi. Noi siamo contenti di far parte di questo progetto che sta portando avanti lo Spallanzani e invitiamo ovviamente tutti i colleghi a partecipare al concorso».
«La firma di questo protocollo – ha aggiunto Massimo Cerri, presidente dell’Ordine Ingegneri di Roma – è di massima importanza perché rappresenta la valorizzazione delle competenze di tutti i colleghi che si occupano di ingegneria clinica e biomedica. Il nostro obiettivo è quello di poter dare un supporto per la realizzazione di soluzioni che rendano confortevoli gli ambienti di diagnosi e cura dei pazienti e che siano al contempo economiche e affidabili».
«Siamo soddisfatti – ha detto Claudia Ricciardi, consigliera OAR con delega ai Concorsi – del lavoro fatto insieme allo Spallanzani e all’Ordine degli Ingegneri di Roma e provincia. Quello per il Nuovo Polo dei Laboratori rappresenta un altro concorso di progettazione finalizzato alla realizzazione di una importante opera a Roma, puntando a garantire un’architettura di qualità».
A sottolineare l’importanza, per l’Ordine degli Architetti di Roma, di una «collaborazione sempre più stretta» con soggetti istituzionali, quali la Regione Lazio e un ente come l’Istituto «Spallanzani» – è Lorenzo Busnengo, consigliere OAR con delega ai rapporti con la Pubblica Amministrazione: un dialogo virtuoso – sottolinea – «che va oltre gli aspetti tecnico-normativi e che si ampia, in questa occasione, al tema della trasformazione urbana: un ambito nel quale il ricorso al concorso di progettazione offre importanti garanzie in termini di qualità della trasformazione. Nel caso specifico, l’aspetto qualitativo è quanto mai rilevante visto che si interviene in un contesto di grande pregio storico e architettonico coinvolgendo un soggetto di eccellenza nel campo della ricerca nazionale e internazionale. Un caso che può diventare un punto di riferimento per il rilancio dell’architettura contemporanea di qualità attraverso lo strumento concorsuale». (FN)