CAN – Competition Architecture Network -, la piattaforma telematica per la pubblicazione e la gestione dei concorsi di progettazione – ideata e realizzata dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – ha ottenuto la certificazione rilasciata dall’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, relativa alle piattaforme di approvvigionamento digitale: un passaggio – reso obbligatorio dall’inizio dell’anno dal nuovo Codice dei Contratti – che consente a CAN di proporsi come uno dei primi strumenti digitali certificati dedicato esclusivamente ai concorsi di progettazione. In questo modo la piattaforma dell’OAR potrà continuare a gestire le procedure concorsuali, con i più elevati standard in termini di sicurezza informatica, protezione dei dati personali e trasparenza, garantendo la piena interoperabilità nell’ambito dell’ecosistema nazionale dell’e-procurement.
La certificazione delle piattaforme di e-procurement, in generale, è stata prevista nel quadro della cosiddetta «digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici» strutturata dal nuovo Codice Appalti (D.Lgs. 36/2023, Parte II, Libro I, artt. 19-36), puntando ad assicurare, sul fronte dell’interscambio dei dati, l’interoperabilità tra le piattaforme di approvvigionamento digitale e la Banca dati nazionale dei Contratti Pubblici (Bdncp) gestita da Anac, ai fini, tra l’altro, di assicurare la tracciabilità delle operazioni svolte. Nello specifico – come detto -, a partire dal 1° gennaio 2024, è scattato l’uso obbligatorio di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate per la gestione delle procedure di affidamento contrattuale: un obbligo che CAN ha assolto a partire dallo scorso 31 ottobre, giorno in cui è stata rilasciata la certificazione.
«Il processo di certificazione di CAN, obbligato dal nuovo Codice – spiega Claudia Ricciardi, consigliera dell’Ordine degli Architetti di Roma con delega all’Area Concorsi OAR – è stato meno complesso di quanto previsto, in quanto il sistema era già rispondente in termini di sicurezza e protezione dati». La piattaforma dell’OAR, in particolare, è stata creata – come poche altre nel nostro Paese, in particolare quelle ordinistiche – prosegue Ricciardi – «esclusivamente per gestire i concorsi di progettazione. L’Area Concorsi OAR, inoltre, supporta i soggetti che utilizzano CAN , offrendo loro molteplici vantaggi. Affianca le amministrazioni pubbliche ma anche i privati, infatti, in tutti le fasi di una procedura: prima del concorso, con il supporto alla redazione del bando, dell’eventuale documento preliminare alla progettazione, o alla costruzione di un calendario adeguato; durante lo svolgimento, ad esempio con il supporto al Rup; e, infine, nella fase post, con la presentazione degli esiti del concorso, la preparazione di mostre, del catalogo, l’organizzazione di eventi pubblici per raccontare la procedura.
La piattaforma – sottolinea Ricciardi – «è uno strumento che testimonia, in generale, l’impegno dell’Ordine di Roma per favorire un utilizzo sempre maggiore del concorso di progettazione a Roma non solo: si tratta, infatti, di una procedura – incardinata all’interno del Codice Appalti – che riesce a supportare e promuovere il confronto tra progetti e, quindi, a ristabilire la centralità dell’ideazione progettuale e della qualità della progettazione». CAN – aggiunte la responsabile dell’Area Concorsi OAR è nata con l’obiettivo di essere un network (concetto che si ritrova anche nel suo nome) che possa riuscire a mettere a sistema tutti i concorsi pubblicati sulle diverse piattaforme dedicate ai bandi di progettazione: per questa sulla homepage di CAN c’è una mappa con le procedure concorsuali attive sul territorio nazionale».
Tra gli ultimi concorsi espletati su CAN, si possono ricordare il Museo della Scienza, la Nuova Passeggiata Archeologica dei Fori Imperiali, la Cisterna delle Sette Sale o l’allestimento degli interni del nuovo Urban Center Metropolitano di Roma, ma anche – l’ultimo bando espletata – il concorso di progettazione per la Sala prove del Teatro dell’Opera di Roma Capitale, prima procedura concorsuale bandita su CAN promossa da un privato. (FN)
Per saperne di più, consulta la piattaforma CAN LINK e l’Area Concorsi OAR LINK