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Architettura
22 Giugno 2023

Scomparsa di Franco Zagari. Il ricordo dell’OAR

Autore di progetti internazionali e studioso delle dinamiche tra costruzioni e spazio immateriale, l’architetto paesaggista è morto nella Capitale, dove era nato 78 anni fa.

Architettura e paesaggio si relazionano in quanto trasformazioni della natura, e non vanno intesi come termini antitetici, perché – come evidenziava Franco Zagari in una intervista del 2019 – “In fondo l’edificato e lo spazio libero tra di esso sono due diverse espressioni di uno stesso fenomeno chiamato antropizzazione. Le due polarità dovrebbero essere sottratte ad un confronto ostile e divenire sintesi di valori”.

L’opera dell’architetto Zagari (Roma, 16 gennaio 1945 – 21 giugno 2023) riflette l’interesse per il disegno di paesaggi di nuova concezione, in cui la mobilità non alteri gli equilibri ambientali, la bellezza sia funzionale alle attività umane e la tutela del patrimonio storico diventi rigenerazione sostenibile. Portano la sua firma il “Giardino Italiano” per l’EXPO Universale di Osaka (1990), Piazza Matteotti a Catanzaro (1991), Villa Leopardi a Roma (1992), il Centro di accoglienza delle Grotte preistoriche di Niaux in Francia (1994, con Massimiliano Fuksas, Jean-Louis Fulcrand, G.Jourdan), Piazza Montecitorio (1998).

Al 2002 risale la consulenza sull’urbanistica e gli spazi esterni per l’Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano, mentre il sistema delle piazze centrali di Saint-Denis viene completato nel periodo 2005 – 2007. Zagari realizza la sede della Presidenza della Repubblica della Georgia a Tbilisi (2005 – 2008, Cupola, Piazza, Complesso degli uffici, Giardini e due Labirinti) e progetta gli Hortus, nove giardini per il riposo del pubblico dell’Expo Milano 2015 (in collaborazione con PAN Associati).

Professore ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria e direttore per un decennio del Dottorato in “Architettura dei parchi e dei giardini e assetto del territorio” delle Università di Reggio Calabria e Napoli Federico II, Franco Zagari ha svolto una intensa attività di approfondimento e ricerca, testimoniata dall’ampia produzione di libri e saggi, e ha ricevuto il titolo di Chévalier des Arts et Lettres dal Ministro della Cultura di Francia.

Attivo nel sostegno dei giovani e nella professione (dal 1996 al 2004 è stato presidente IN/ARCH Lazio), Franco Zagari attribuiva agli architetti l’attitudine ad innescare le potenzialità del genius loci. “Le opportunità stanno nel ‘saper vedere’, saper cogliere le vocazioni e l’evolvere dei luoghi, stabilire principi di orientamento e qualità di nuova centralità negli insediamenti suburbani. Le opportunità stanno nel favorire e promuovere ovunque sia possibile la funzione dell’architetto che parte dalla capacità di sviluppare un dialogo”.

di Francesca Bizzarro

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