di Redazione OAR
Un Piano Nazionale di Ripresa e resilienza per focalizzare una serie di riforme che l’Italia deve mettere in atto da qui fino al 2026. Un documento di 337 pagine, un programma diviso in 6 missioni e 16 componenti su cui puntare per coordinare obiettivi che oggi costituiscono un’ occasione preziosa di rilancio dell’intero Paese (Leggi articolo OAR).
Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura.
Questa la Missione n. 1 che intende guidare l’Italia verso una rivoluzione strutturale in chiave digitale con impatto immediato sugli investimenti privati e sull’attrattività all’estero. Portare avanti il brand del Paese attraverso una promozione dell’immagine nel suo complesso.
Diverse le linee di intervento su cui l’obiettivo impatta: dalla modernizzazione della Pa alla riforma della Giustizia, dall’innovazione del sistema produttivo alla valorizzazione del patrimonio turistico culturale.
Un ambito di azione trasversale che riguarda anche le altre Missioni. L’Italia ha bisogno di innovazione nei sistemi infrastrutturali (Missioni 2 e 3), nel sistema scolastico (Missione 4), come nella sanità (Missione 5 e 6).
Molto svantaggiata la posizione di partenza che attesta il Paese al 25esimo posto in Europa come livello di digitalizzazione (DESI 2020), a causa di scarse competenze e tecnologie digitali, ma anche dei limitati investimenti in tal senso da parte delle piccole e medie imprese, vero tessuto produttivo.
Dovrà assumere un linguaggio digitale anche l’immenso patrimonio storico culturale affinché ampi la sua fruibilità anche in termini di competitività. Nonostante l’Italia sia il Paese che ospita il maggior numero di siti UNESCO, non è nel primato per il numero di visitatori in Europa.
Il settore, che rappresenta il 12% del Pil Nazionale, oltre ad avere massimo valore economico ed occupazionale, infonderebbe impatti positivi su salute, istruzione, inclusione, rigenerazione urbana e sociale.
Dopo il duro colpo inferto dal Covid a tutta la filiera connessa, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza intende dare massima priorità e sostegno, favorendo integrazione tra turismo e patrimonio culturale e paesaggistico e valorizzando borghi, aree interne ed itinerari culturali.
Da non sottovalutare le ripercussioni che una profonda riforma di modernizzazione della Pa potrebbero avere sullo sviluppo del Paese: un’amministrazione capace, competente, semplice e smart, in grado di offrire servizi di qualità ai cittadini e alle imprese è sinonimo di crescita e ripresa in ogni settore.
La Missione n. 1 guarda anche all’internazionalizzazione del Made in, promuovendo tecnologie e infrastrutture che aprono le porte a nuovi mercati e declinandosi in Componenti.
Componente 1 – DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E SICUREZZA NELLA PA
Una Pubblica amministrazione al fianco del cittadino, che sappia offrire servizi efficienti ed accessibili e garantire semplificazione delle procedure, dialogo tra enti pubblici e competenza del capitale umano. Il tutto sotto l’occhio vigile della cybersecurity. Sono 9,75 i miliardi di euro stanziati per un ampio spettro di iniziative tese a semplificare e svecchiare la Pa.
Componente 2 – DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ NEL SISTEMA PRODUTTIVO
Un sistema produttivo innovativo e tecnologico che approfitti di ricerca e sviluppo in ambito tecnologico e sinergico. Si prevedono 24,30 miliardi di euro per una serie di misure, dedicate soprattutto alle Pmi, fondanti il sistema economico italiano, destinate a favorire l’internazionalizzazione ed il superamento del digital device.
Componente 3 – TURISMO E CULTURA 4.0
Cultura e turismo, per un totale di 6,68 miliardi di euro, come settori di punta su cui investire per costruire un’immagine brandizzata del Paese.
Previsti interventi di valorizzazione di siti storici e culturali sia dei grandi attrattori che dei siti minori, come gli innumerevoli e valevoli centri storici o piccoli borghi, ma anche di progetti di rigenerazione urbana, di miglioramento dei servizi offerti e riqualificazione complessiva del sistema turistico – culturale per acquisire sempre maggior competitività.
(GV)