di Redazione OAR
Annunciati i vincitori della seconda edizione del Premio italiano di Architettura – promosso da Triennale e da Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo con il sostegno del Ministero della Cultura, e del Premio T Young, organizzato dal Comitato Premio Claudio De Albertis e rivolto ai giovani architetti italiani.
Ad aggiudicarsi il premio per il miglior edificio realizzato negli ultimi tre anni è stata Maria Giuseppina Grasso Cannizzo per il progetto Lcm 2018 / Casa-Asilo, che ha trasformato un asilo in una abitazione a Mazzarone (Catania). La menzione d’onore, invece, è stata conferita a Onsitestudio per il centro sportivo Mapei Football Center, (Sassuolo, Modena, 2019).
Simona Della Rocca (cofondatrice di Bdr bureau con Alberto Bottero) è la vincitrice del Premio T Young Claudio De Albertis per il progetto della Scuola Enrico Fermi (Torino, 2019), alla quale spetta il premio del Comitato di 12mila euro da utilizzare per progetti/formazione. La menzione d’onore, in questo caso, è stata attribuita a Margherita Manfra, dello studio romano Orizzontale, per il progetto Civico Civico (Riesi, Caltanissetta, 2020), esempio di riqualificazione di un immobile confiscato alla mafia attraverso il workshop Laboratorio Umano di Rigenerazione Territoriale.
Il Premio alla carriera, infine, è stato conferito a Paolo Portoghesi. Tra le motivazioni della giuria, «il suo ruolo centrale nella definizione e valorizzazione della cultura architettonica italiana attraverso la sua attività sia teorica sia progettuale», ma anche il suo contributo «alla affermazione in Italia del pensiero postmoderno applicato al progetto con grande acume critico».
I progetti dei vincitori e dei finalisti del Premio italiano di Architettura e del Premio T Young sono riuniti in una mostra in Triennale Milano che resterà aperta da oggi, 25 giugno fino al 22 agosto. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri, 24 giugno, in Triennale a Milano la cerimonia di premiazione, mentre la prossima edizione del Premio sarà realizzata nel 2022 al Maxxi. (FN)
Foto di copertina di Giulia Bruno