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Architettura
19 Febbraio 2021

Ordini di Roma e Foggia celebrano Dante Alighieri. Focus sul Danteum di Terragni

di Redazione OAR

Una giornata per celebrare il genio di uno dei più grandi scrittori e poeti dell’umanità mettendo in relazione il viaggio, l’immaginazione, la poesia e l’architettura. Sono questi il senso e le connessioni più profonde che saranno al centro dell’iniziativa organizzata dagli Ordini degli Architetti di Foggia e Roma, e dalle Federazioni degli Ordini della Puglia e del Lazio, per celebrare il settecentenario della morte di Dante Alighieri: un viaggio nel Danteum di Giuseppe Terragni, un monumento ispirato alla Divina Commedia del Sommo Poeta.

Il webinar – dal titolo «Il viaggio e l’immaginazione» – è in programma per mercoledì 24 febbraio (ore 15.30) in streaming sulla piattaforma GoToWebinar (qui sotto, in allegato, la locandina). A introdurre i lavori saranno Nicola Tramonte, presidente Ordine degli Architetti di Foggia, Paolo Vecchio, presidente Federazione Ordine degli Architetti del Lazio, Flavio Mangione,  presidente Ordine degli Architetti di Roma, e Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri.

Il primo intervento – si legge nella nota di presentazione dell’evento – sarà quello di Attilio Terragni, pronipote di Giuseppe Terragni architetto che assieme al suo collega Pietro Lingeri ideò «Danteum», «un edificio progettato e non costruito, un monumento a Dante capace di unire architettura e letteratura in uno schema unico. Terragni relazionerà proprio su quel progetto mai realizzato». Sarà invece Orazio Antonio Bologna, professore di letteratura e composizione latina all’Università Pontificia Salesiana di Roma, a sviluppare il tema «Il viaggio del linguaggio, il viaggio della lingua e il viaggio nel racconto poetico»; mentre Gabriele Milelli, già docente di Storia dell’Architettura contemporanea, interverrà su «Struttura matematica e composizione geometrica di un monumento moderno». A seguire Flavio Mangione amplierà la discussione su «Il Danteum: viaggio, immaginazione, poesia e architettura». Spetterà infine all’architetto Gianluca Peluffo discutere dei «riferimenti simbolici e formali di un monumento» in relazione al progetto Danteum. Nell’ultima parte dell’incontro (dalle 17.20) prenderà il via la sessione del dibattito e del confronto tra i partecipanti.

«Nel 1938 Giuseppe Terragni progetta, con Pietro Lingeri, il Danteum, un monumento pensato per celebrare il ‘sommo poeta’ e la sua Divina Commedia», ricorda Flavio Mangione, rimarcando il profondo interesse nell’avviare «un percorso che metterà a confronto due testi – uno poetico, l’altro architettonico – che trovano uno straordinario punto di convergenza nelle strutture formali e ideali che hanno regolato la composizione delle due opere». Un percorso – conclude il presidente OAR – che oltre a celebrare il settecentenario della morte di Dante vuole, seguendo l’intenzione di Benedetto Croce che desiderava ‘togliere Dante dalle mani dei dantisti’, sottrarre il Danteum di Lingeri e Terragni alle ormai famose ‘questioni dant(eum)esche’. Un viaggio esplorativo verso le più nascoste e varie regioni della psicologia dell’insondabile ‘mondo poetico’ come quello ‘architettonico’».

La partecipazione alla conferenza darà diritto al riconoscimento di 4 crediti formativi-professionali. L’iscrizione alla conferenza si potrà effettuare sulla piattaforma Im@teria : LINK.

(FN)

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