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Architettura
24 Dicembre 2024

Nel cuore della Casa dell’Architettura: un ricordo di Marco Panunzi

L’OAR intende mantenere viva la memoria del collega prematuramente scomparso, il cui impegno ventennale ha contribuito alla trasformazione tecnica e organizzativa degli spazi per la Casa dell’Architettura.

A poco più di un anno dalla morte, il lavoro di Marco Panunzi, architetto, responsabile della gestione tecnica degli eventi all’Acquario Romano, continua a essere avvertito come componente viva della evoluzione che ha portato l’edificio in cui hanno sede l’Ordine degli Architetti di Roma (OAR) e la Casa dell’Architettura a diventare una struttura in grado di ospitare occasioni di intrattenimento aperte al pubblico. Nell’arco di due decenni, il legame di Panunzi con l’Acquario si è rafforzato, così come si sono stretti i rapporti con gli operatori e le maestranze che lo hanno coadiuvato nell’allestimento di convegni, concerti, esibizioni di danza e proiezioni.

Appassionato di tecnologia – aveva iniziato a collaborare con l’Ordine partecipando alla creazione del sito web – assume il suo ruolo nella gestione dell’Acquario Romano nel 2004. “Da qual momento l’ha amato come casa sua” rievoca il fratello Stefano Panunzi, “perché avvertiva che poteva continuare a occuparsi di architettura come parte di una organizzazione in cui si sentiva integrato”. L’interesse per le novità della tecnologia consente a Marco di indirizzare l’implementazione dei supporti per la migliore riproduzione di immagini e suoni, i collegamenti video a distanza, la ripresa in tempo reale: avvia l’istallazione dei tre grandi schermi nella Sala Centrale, segue la nascita del progetto per l’illuminazione digitale e cura il sistema di oscuramento che, tramite appositi teloni, ha permesso di effettuare proiezioni diurne.

I tre prototipi di monitor collocati all’interno delle nicchie, nelle quali in passato si trovavano le vasche dell’antico Acquario, sono risultato della sperimentazione legata a un progetto che avrebbe dovuto rivestire di display tutto il perimetro interno della sala a pianoterra. Anche nella creazione del videomapping da proiettare sulla facciata dell’Acquario, Marco “ha lavorato in un modo entusiasmante con Riccardo Bocchini. Si sono aiutati a vicenda per questa stupenda iniziativa”.

Foto di Giulia Carosio

Nel periodo delle Feste, il ricordo di Marco Panunzi si identifica con l’installazione da lui realizzata, che evoca, in un tratto di spirale, la geometria stilizzata dell’abete natalizio, testimonianza del grande amore per il design e, soprattutto, per la modellazione del legno: anche quest’anno la particolare decorazione, illuminata con luci colorate, è stata collocata davanti all’ingresso della Casa dell’Architettura. “Il legno e le piante erano le più grandi passioni di Marco, che, nel giardino dell’Acquario Romano, ha sistemato due Paulownie, alberi a ombrello con foglie larghissime, di origine cinese”, aggiunge Stefano Panunzi.

La più alta delle paulownie, cresciuta di fronte alla facciata, diventerà un ulteriore simbolo dell’affetto dei dipendenti dell’Ordine e dell’Acquario: su quella che è stata la prima pianta inserita da Marco Panunzi nel giardino della Casa dell’Architettura nei prossimi mesi verrà apposta una targa commemorativa.

di Francesca Bizzarro

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