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Architettura
31 Luglio 2023

L’intelligenza del Moderno: dalla Casa elettrica alla smart home

Porre a confronto i prototipi del razionalismo italiano alla IV Triennale e il presente della IoT fa emergere la costante del legame tra forme dell’abitare e dispositivi automatici in grado di facilitare l’interazione con la realtà circostante.

I primi segnali di impatto della modernità tecnologica sul progetto della casa, molto prima che venisse formulata la definizione di smart home, emergono dall’analisi del progetto di Casa elettrica ideata per la Società Generale Italiana Edison dal Gruppo 7, in occasione della “IV Esposizione Triennale Internazionale delle Arti Decorative ed Industriali Moderne” nel 1930: lo schema alla base della soluzione abitativa, che venne allestita nel giardino della Villa Reale di Monza, porta la firma di Luigi Figini e Gino Pollini, “con i contributi parziali di Bottoni, di Frette e di Libera per la realizzazione degli interni” (archidiap.com), ed esalta la presenza di decine di elettrodomestici, collocati – o piuttosto “messi in mostra” – tra arredi dalle linee essenziali. Il design dei dispositivi elettrici inizia a delinearsi e si riverbera sulla scelta di materiali e rifiniture applicate nel modulo espositivo della Edison.

La riflessione su una possibile genealogia delle case intelligenti animate dal wi-fi, a partire dalle sperimentazioni della IV Triennale, che includevano anche la Domus nova, ovvero il prototipo di casa per le vacanze di  Gio Ponti ed Emilio Lancia,  è emersa nell’ambito del webinar “Dalla casa elettrica alle Smart Home”, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma (OAR) con il coordinamento scientifico di Giuseppe Parisio, CTF OAR – Percorso formativo “Tecnologia e strutture”, e gli interventi di Marco Maria Sambo, Segretario OAR, Emma Tagliacollo, CTF OAR – Percorso formativo “Storia e Critica”, Paolo Anzuini, Consigliere OAR, Daniele Marmigi, ingegnere.  A partire dalla novità rappresentata da un padiglione di impronta razionalista organizzato per valorizzare, applicando tecniche pubblicitarie mediate dagli Stati Uniti, oggetti che non potevano definirsi di massa nel contesto italiano dell’epoca, l’incontro ha ricostruito il percorso attraverso il quale l’integrazione degli automatismi è arrivata al grado attuale.

In una “abitazione dotata di uno o più dispositivi interconnessi per l’automazione della casa, collegati al web e comandabili da remoto” (Rapporto Smart Home, Internet of Things nelle case italiane, Centro Studi TIM) l’insieme dei sistemi tecnologici intelligenti – elettrodomestici, telecamere, lampade e altri sistemi basati su sensori – disegna un livello sovrapposto agli spazi della casa, collegandoli alla dimensione virtuale del cloud di dati. Il comfort, la funzionalità e la sicurezza degli ambienti non dipendono più solo da fattori costruttivi, ma si regolano usando controlli (per esempio, uno smartphone adeguatamente configurato) che agiscono anche a distanza. Per riuscire a mantenere lo strato della Internet of Things (IoT) all’interno del dominio di progetto, gli architetti devono, al di là della conoscenza della materia, appropriarsi dello strumento del brevetto, per registrare le proprie soluzioni originali e il design di specifiche apparecchiature.

La smart home, essendo connessa, presenta numerose vulnerabilità per quanto riguarda la gestione dei dati in entrata e in uscita dai dispositivi IoT: i “canali” configurati dai produttori per raccogliere informazioni con cui personalizzare i servizi possono trasformarsi in vie di accesso per la violazione dei sistemi. La comodità di regolare la temperatura del riscaldamento prima ancora di tornare a casa, la certezza del controllo eseguito dalle telecamere di videosorveglianza orientabili, o la possibilità che sia il frigo a ordinare online la spesa del giorno, richiedono un’attenta definizione preliminare delle misure con cui bloccare l’azione degli hacker.

Per approfondimenti

La Casa Elettrica, Gruppo 7 con Piero Bottoni (da ArchiDiAP, portale web di condivisione di contenuti e materiali sull’architettura)

Catalogo ufficiale IV Triennale (Biblioteca Digitale Lombarda, BDL)

IV Triennale – Giardino – Casa per le vacanze “Domus nova” di Gio Ponti ed Emilio Lancia – Soggiorno (Lombardia beni Culturali)

Rapporto Smart Home, Internet of Things nelle case italiane, Centro Studi TIM, 24 marzo 2021

di Francesca Bizzarro

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