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Architettura
18 Giugno 2024

Installazioni temporanee per coinvolgere e rigenerare i territori: premiati i progetti di FAR

Lo scorso 15 giugno l’evento in cui sono stati illustrati i progetti raccolti con la call del Festival dell’Architettura di Roma - Le opere vincitrici, che saranno realizzate in autunno, e quelle scelte con il voto online: visioni e proposte raccontate dai progettisti

Piccoli interventi che stimolano visioni concrete per i territori, offrendo risposte alle comunità locali e favorendo – attraverso sfide progettuali alla portata di studi giovani e meno strutturati – la massima partecipazione da parte di team multidisciplinari. È questo il patrimonio di proposte raccolte grazie alla «call for projects di FAR», concorso lanciato lo scorso anno per la realizzazione di installazioni in tre diversi quartieri romani. Di progetti ne sono arrivati 54, con i tre premiati che saranno realizzati in autunno, nell’ambito del Festival dell’Architettura di Roma organizzato dall’OAR. Lo scorso 15 giugno, alla Casa dell’Architettura – nel corso dell’evento «Architetti per Roma» – molte delle proposte presentate sono state raccontate dagli stessi progettisti, sono stati rivelati i vincitori della votazione online su tutti i progetti – alla quale hanno partecipato circa 2400 persone – e sono stati affrontati i principali temi che saranno al centro di FAR 2024.

A introdurre la giornata, sottolineando un aspetto cruciale del meccanismo messo in moto dalla call di FAR, attraverso la costante attenzione alla riattivazione e rigenerazione dello spazio pubblico, è stato Francesco Aymonino, vicepresidente OAR, rimarcando come emerga, ancora una volta, «la grande capacità dell’architettura di intercettare, da una parte, la dimensione delle comunità e, dall’altra, di proporre visioni di interesse culturale e di relazione con la storia, coniugando la dimensione sociale con la poetica architettonica». Tra i tanti progetti raccolti, ha proseguito, «abbiamo notato la straordinaria presenza di progetti di architettura collettiva: una dimensione – molto diversa da quella delle archistar – in cui gruppi di progettazione, spesso interdisciplinari, si presentano come struttura collettiva per ragionare sulla città. Un condizione che deve essere valorizzata sostenendo i giovani che si propongono in questa forma, affinché essa ritorni protagonista – come negli anni ’70 – delle trasformazioni, anche piccole, della città».

Il percorso compiuto dal Festival dell’Architettura di Roma negli ultimi anni lo ha delineato Alice Buzzone, consigliera OAR, direttrice FAR e coordinatrice scientifica dell’evento: «Il Festival organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma è nato, nelle sue prime edizioni, in una veste diversa, con l’obiettivo di accendere un faro sull’architettura e sui grandi temi che gravitavano sulla Capitale, ospitando, tra l’altro, grandi architetti di fama internazionale. Poi, progressivamente, si è deciso di dare sempre più spazio e attenzione agli architetti romani, e non solo, alle comunità, ai territori, attraverso un loro crescente coinvolgimento. FAR è entrato nello spazio pubblico, nella convinzione che Roma avesse bisogno di un nuovo format di architettura, che incentivasse la costruzione non solo di spazi fisici, ma di relazioni, riportando al centro la figura e il ruolo dell’architetto». La call for project lanciata lo scorso anno, ha continuato Buzzone, «è stata un test di grande importanza, chiamando gli architetti a progettare piccoli interventi, installazioni temporanee per valorizzare il potenziale dei territori. E attivando un processo che ha permesso la massima partecipazione da parte di team multidisciplinari. Una installazione temporanea, crediamo, può contribuire a generare visioni a lungo termine. Il format e la condivisione di questi progetti e delle votazioni, inoltre, hanno portato a migliaia di interazioni sui social network (oltre 7mila, di cui l’80% da parte di under 40), favorendo la creazione di una comunità in rete e nei territori.». Il Festival dell’Architettura di Roma, ha ricordato la direttrice FAR, «è un dispositivo culturale che coinvolge architetti, artisti, cittadini e istituzioni, attraverso call, incontri, attività: un progetto, giunto al sesto anno, che con questa edizione assume forse la sua forma definitiva. Vogliamo che questo festival sia un ponte tra gli architetti – giovani, romani e non solo – e la città».

I luoghi e i temi «abbinati» alle proposte progettuali sono stati: Municipio VIII – Largo Leonardo Da Vinci – Tema: Comunità educante; Municipio XI – Parco Tevere Marconi – Tema: Contemporary Heritage; Municipio XII – Piazza Ettore Rolli – Tema: Arti di strada.

I progetti per le installazioni: la parola ai progettisti – Le proposte premiate dal voto online

Appuntamento cardine della giornata è stato lo spazio alla presentazione delle proposte da parte degli stessi progettisti. A partire dalle installazioni vincitrici edizione FAR23-24, che saranno realizzate in autunno nell’ambito del Festival: EDICOLA – Comunità in rete // Aut Aut Architettura | Gabriele Capobianco, Edoardo Capuzzo Dolcetta, Jonathan Lazar, Damiano Ranaldi. Flavia Pittaluga. Sara Milano; GIGANTEBLU’ // Expandstudio| Davide Troiani, Francesco Leoni; In Orbita // OUT Architecture | Alessandro Minotti, Francesco Nardacci con Andrea Battistoni (ASAP).

Qui le interviste ai progettisti che raccontano i loro progetti:

Damiano Ranaldi – Aut Aut Architettura – Installazione: EDICOLA – Comunità in rete

Francesco Leoni – Expandstudio – Installazione: GIGANTEBLU’

Francesco Nardacci – OUT Architecture – Installazione: In Orbita

Alla fine dell’evento sono stati resi noti i progetti più votati online attraverso il sito di FAR. Votazioni a cui hanno partecipato circa 2400 persone. Ecco i vincitori:

Vincitori per Largo Leonardo da Vinci //// Municipio VIII – Comunità educante (ex aequo)

ELLIPSIS | Edoardo Pasquali, Paolo Pirri, Julian Salvadori, Hady Sanad 

SKOLA | IKÒNICA Stella Dileo, Sante Simone, Alessandro Zappa Terreni con Flavia Rossi e Giulia Pucciarelli

Vincitori per Parco Tevere Marconi //// Municipio XI – Contemporary Heritage

PASO DOBLE – DIGITAL BAMBOO – team project: Stefan Pollak, Rossella Siani; collaboration: Federica Carandente, Mariangela Intaglietta

Vincitori per Largo/Piazza Ettore Rolli //// Municipio XII – Arti di Strada

GIANO | CORALE, Andrea Arcese, Margherita Pane, Rachele Gusella, Livia Ribichini

AL CIRCOLETTO – teatro degli avvenimenti, scenografia di quartiere | Tessa Borremberghs, Alessandro De Cadilach, Francesco Lopez, Maria Vittoria Massi, Anna Serio e Federica Tommassini

Qui le interviste agli architetti presenti per due dei progetti più votati:

Julian Salvadori – Installazione: ELLIPSIS

Andrea Arcese – Installazione: GIANO

L’impatto sul territorio e le iniziative in corso

La rilevanza per i territori delle attività, della partecipazione e delle riflessioni stimolate attraverso le iniziative del Festival dell’OAR è stata ribadita dagli interventi del presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, e del presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti.

I progettisti, con le loro proposte – ha detto Ciaccheri – «hanno saputo raccontare l’esperienza ‘Leonardo da Vinci’, immaginando come intervenire in un piccolo luogo interstiziale all’interno di un agglomerato urbano particolarmente saturato. Attraverso il tema della comunità educante è stato possibile tenere insieme elementi come la riqualificazione urbana, la dignità dello spazio pubblico, l’importanza di offrire strumenti per attivare la comunità. Sul territorio del nostro municipio stiamo sperimentando il passaggio di fasi nello sviluppo della nostra città: nel corso di questi anni abbiamo immaginato come guardare alla qualità delle trasformazioni urbane, anche in chiave architettonica».

Il focus su piazza Ettore Rolli – ha detto Tomassetti – «è il tentativo di intervenire sul un luogo urbano che non ha avuto adeguata riqualificazione e deve essere oggetto di sperimentazione. Qui, la realizzazione di una installazione è uno di quesi tasselli che potrebbe andare ad inserirsi in un progetto più ampio di riqualificazione, come punto di partenza per un quadrante molto centrale per la città come quello di Porta Portese: un contesto dove insistono – tra l’altro – molte aree del demanio o ex demaniali. Un’area complessa e in fermento anche grazie all’attenzione dell’OAR che ha contribuito a favorire le occasioni di dialogo con i residenti».

Il dialogo con Giorgio de Finis, curatore del Museo delle Periferie (Rif), invece, ha permesso di focalizzare uno degli obiettivi del Festival dell’OAR: costruire alleanze sul territorio. Quella con il Festival delle Periferie (Iper), rassegna che si è appena conclusa, è una di queste. «Il Museo delle Periferie – ha ricordato de Finis – avrà la sua sede fisica in via dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca, nell’ambito del grande progetto di riqualificazione del comparto R5, enorme investimento nell’ambito del Pnrr. Uno spazio museale che sarà un dispositivo attivo, dinamico, in cui fare dibattito sulla città».

Si è parlato, infine, dei workshop di FAR, con il racconto dell’attività messa in atto per l’allestimento delle aree e sulle mappature di quartiere, con la collaborazione di Marco Ranzato, docente presso la facoltà di Architettura di Roma Tre. (FN)

A seguire l’elenco completo delle proposte che sono state presentate nel corso dell’evento alla presenza dei progettisti

Per Largo Leonardo da Vinci //// Municipio VIII – Comunità educante

BBC: Beyond Boundaries Classroom | Giuseppe Vultaggio, Camilla Cacciamani, Ulaş Kaşıkçı, Claudia Cascianelli

Binomio Fantastico | Margherita Lia Tommasi, Giovanni Fabbri e Anna Evangelisti

Codice Da Vinci | LIT-Architects, Daniele Boni, Alessio Clarizio, Giuliano Valeri

DNA | MOTOREFISICO, Antonio Zonfrillo 

Interconnection box | Anastasiia Rychkova, Anna Rodionova, Bella Filatova, Alexandra Tchertkova; Alena Yarmolchuk; Elizabeth Polenkova, Elena Zilli; con Sasha Anokhina, Valeriya Saymova and Anastasia Albokrinova 

L’albero della comunità | Collettivo Traccia, Mario Maiorani, Alessandro Di Egidio, Pierluigi Bello

M CUBI DI NATURA | SDB Architettura, Simone Di Benedetto, Gianmarco Del Tutto, Cecilia Daniele, Giampiero Del Tutto

TEATRO DIDATTICO | SET Architects, Onorato di Manno + Andrea Tanci

Per Parco Tevere Marconi //// Municipio XI – Contemporary Heritage

ATS73 | Christian Tattoli 

KITENEST | STUDIO OSA – Giorgio Scarchilli, architetto + ABCplus – Damiano Capuzzo, architetto 

MOLA FANTASMA | Vacuum Atelier, Gino Baldi, Serena Comi (remoto)

RIVERSIDE | NOS, Davide Pecoraro, Andrea Stanghini, Veronica Van Der Horst

Per Largo/Piazza Ettore Rolli //// Municipio XII – Arti di Strada

Abitare lo spazio urbano | Marcello Mele, Cangialosi Victoria 

ARCHItetto per un giorno | Michela Finarelli, Francesca Turrisi d_scena | Deltastudio, Dario Pompei, Valerio Galeone 

D_SCENA | Deltastudio | D. Pompei, V. Galeone

Heads in the cloud | Giulio Romoli + Emiliano Pellisari con Evelin Rencsik, Mariana Porceddu, Nora-Elena Bobirnichi, Stefania Burlacu 

Quarta Parete | ULTRA – LABORATORIO TRASVERSALE

SPAZIO3ALLET | Maria Conte, Anna Rita Romagnoli, Francesca Stopazzola (video)

Teatrino Palindromo | Marco Chirico

Video-interviste e fotografie di Francesco Nariello – Montaggio e post produzione a cura di Giuseppe Felici

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