di Redazione OAR

Un appello alla collaborazione quello che Alessandro Palazzotti – Vicepresidente Special Olympics Italia rivolge agli architetti in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

«Una tematica che coinvolge una platea molto ampia» ricorda Palazzotti.

Si tratta infatti di circa 200 milioni di persone nel mondo di cui circa 1,5 in Italia interessate da diverse tipologie di disabilità, tra cui anche quella mentale che rende ancora più fragili.

«Tutti devono avere accesso ad un impianto sportivo sia come spettatori che come fruitori. Noi organizziamo moltissime gare sportive in Italia per diversamente abili che hanno il diritto di non aver bisogno di un mediatore, un familiare, un tecnico, un dirigente accanto per poter comunicare e ricevere informazioni sulla gestione dell’impianto o della manifestazione sportiva» prosegue Palazzotti.

Un inno all’autonomia di ciascuno a prescindere dalle difficoltà personali, che può e deve essere garantita anche dall’infrastruttura, dagli spazi e dagli impianti, che, se ben progettati e realizzati, anche nell’ottica di garantire il superamento di ogni tipo di barriera, possono rendere le persone libere.

«Ci rivolgiamo agli architetti, una categoria che in passato ha impostato e aiutato a risolvere i problemi di accesso e fruibilità degli impianti sportivi per le disabilità fisiche e sensoriali – conclude Palazzotti – Ora ci aspetta questa nuova frontiera e nuova sfida, ma insieme ce la possiamo fare».