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Architettura
24 Luglio 2024

Addio a Giulio Fioravanti, architetto del Tevere

Scomparso a 80 anni il progettista che, nel suo studio di Vicolo della Scalaccia, ha immaginato la trasformazione urbanistica e viaria del cuore di Roma, contribuendo a plasmare la città del Giubileo 2000 e i suoi sviluppi futuri.

È morto ieri a Roma Giulio Fioravanti, architetto e docente universitario, che durante tutta la sua carriera ha sempre mantenuto uno stretto legame con la Capitale, dove era nato nel 1944 e si era laureato nel 1969: fin dai primi anni Settanta, la sua attività ha sede a pochi passi dall’Isola Tiberina, in uno studio che negli anni  si dedicherà “particolarmente alle problematiche della pianificazione urbana di Roma, ricercando l’integrazione tra i temi della viabilità e della sosta e quelli della riqualificazione degli spazi urbani” (studioarchitettofioravanti.it).

Giulio Fioravanti, che dal 1979 insegna Architettura e composizione architettonica presso l’Università dell’Aquila, realizza interventi in diverse parti d’Italia: a Napoli nell’ambito del Programma Straordinario di Edilizia Residenziale progetta il recupero del Centro storico di Ponticelli (1982), e, per Scampia, il Parco Centrale (1986) e il Centro Civico (1986); nel capoluogo abruzzese disegna l’ampliamento della Facoltà di Ingegneria (1991), mentre a Pescara firma la nuova sede degli uffici Giudiziari (1994).

Gli incarichi più rilevanti sono quelli relativi alle opere per la riqualificazione delle rive del Tevere, alla preparazione di Roma al Giubileo del 2000 e all’ampliamento della rete di trasporti metropolitani – dal 1998 al 2001, Giulio Fioravanti è coordinatore generale delle progettazioni della nuova linea Metro C e del Programma per la Mobilità – PRO.I.MO. per la S.T.A. Sistemi di Trasporti.

Iscritto all’Ordine degli Architetti di Roma e provincia (OAR) dal marzo del 1970, Fioravanti ricopre il ruolo di coordinatore e project manager del Piano di assetto per la valorizzazione dell’Area Tiburtina (1995 – 1997) e, a partire dagli anni Novanta, lavora a progetti che incideranno sull’assetto del centro storico e sul rapporto tra la città e il fiume: recupero e valorizzazione delle aree dei Lungotevere (1993), sottopasso Castel Sant’Angelo (1993), parcheggi del Centro Storico (1993), sottopasso Piazzale Flaminio (1996), Stazione Tiburtina (1996), PRO.I.MO. (Programma Integrato Mobilità Roma, 1998), Nodo di Termini Stazioni Metropolitana (2000), ammodernamento Linea A Stazioni Metropolitana di Roma (2001), Area Stazione Metro B Garbatella ex Palazzo della Mobilità (2000), Metro C Direttrice Termini – Pantano, Riqualificazione via Casilina (2000), Metro C Area Fori Imperiali e Stazione San Pietro (2001).

Ricordando la figura di Giulio Fioravanti, quale interprete della continua e progressiva trasformazione della Capitale e del suo tessuto urbano, l’Ordine degli Architetti di Roma esprime vicinanza ai familiari.

di Francesca Bizzarro

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