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Ambiente
07 Marzo 2023

Tutela dell’ambiente: principio fondamentale della Costituzione e stella polare per gli architetti

Alla Casa dell'Architettura, il convegno "La Costituzione italiana" che si terrà venerdì 17 marzo, dalle 15 alle 19, anche in modalità webinar

La tutela dell’ambiente come principio fondamentale della Costituzione, ma anche come stella polare che deve orientare le azioni degli architetti, invitandoli alla lungimiranza e alla solidarietà intergenerazionale. Capire, nell’interesse nostro e delle future generazioni, come i nuovi princìpi costituzionali di tutela ambientale possano tramutarsi in strumenti di attuazione concreta è l’obiettivo del convegno “La Costituzione italiana“, che si terrà venerdì 17 marzo (dalle 15 alle 19) alla Casa dell’Architettura, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma (sarà trasmesso anche online sulla piattaforma GoToWebinar).

Accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi fa ingresso tra i princìpi fondamentali della nostra Costituzione. Un passaggio epocale, che guarda all’equità e alla responsabilità intergenerazionale, avvenuto lo scorso febbraio con l’approvazione della legge costituzionale che ha integrato l’articolo 9 della Carta. Contemporaneamente, la legge ha modificato l’articolo 41 della Costituzione, stabilendo che nessuna iniziativa privata possa svolgersi a danno dell’ambiente.

Un passaggio che colma un ritardo accumulato dal nostro Paese, ma che punta diritto al futuro, riconoscendo l’importanza della salvaguardia dell’ambiente anche per l’interesse delle future generazioni. Princìpi, questi, a cui la legislazione deve adeguarsi e che devono orientare le decisioni del legislatore, ripresi anche dal codice deontologico degli architetti, che richiama esplicitamente gli articoli 4, 9 e 41 della Costituzione.

Dunque, la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, in un’ottica di solidarietà tra generazioni, va considerata come una stella polare per i decisori politici, ma anche per gli architetti, spingendoli a pensare in una prospettiva a lungo termine, indirizzata verso chi ancora non esiste ma verso cui abbiamo la responsabilità di conservare la natura, gli ecosistemi e i relativi equilibri. Non è un caso che una nuova sensibilità sia maturata in epoca pandemica. L’Europa stessa ha cambiato passo elaborando politiche comuni concretizzatesi nel Green Deal europeo e nel Next Generation Eu.

Questi i temi al centro del convegno, introdotto da Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, da Christian Rocchi, delegato politiche nazionali dell’OAR e da Daria de Pretis, vicepresidente della Corte Costituzionale.

Della modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione, nell’interesse delle future generazioni, parla Francesco Clementi, professore di Diritto pubblico comparato all’Università La Sapienza di Roma. Segue la tavola rotonda sugli strumenti di attuazione per la tutela del paesaggio, dell’ambiente e del patrimonio storico, moderata dall’architetto Christian Rocchi, cui partecipano: Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali del Senato (relatore dell’art. 9 della Costituzione), Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Domenico Bilotta, direttore generale di Investire Sgr, Costanza Pierdominici, consigliere dell’OAR e Piero Presutti, sindaco di Fonte Nuova (Roma).

Qui la locandina con il programma degli interventi.

di Mariagrazia Barletta

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