La pandemia non frena le illegalità ambientali in Italia. Nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di oltre 95 reati al giorno, 4 ogni ora. Cresce l’impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%) che gli arresti (+14,2%). È quanto emerge dal nuovo rapporto Ecomafia 2021, realizzato da Legambiente.
In aumento – prosegue la rilevazione, le persone denunciate (33.620, +12%), le ordinanze di custodia cautelare eseguite (329, +14,2%), i sequestri effettuati (11.427, +25,4%). Scende, invece, il numero complessivo dei controlli, da 1.694.093 a 1.415.907 (-17% rispetto al 2019). Cresce l’impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%) che gli arresti (+14,2%).
Codice rosso per boschi e fauna: 4.233 i reati relativi agli incendi boschivi (+8,1%). 8.193 quelli contro gli animali, poco meno di uno ogni ora. Illeciti in calo ma più arresti (+15,2%) nel ciclo dei rifiuti e più persone denunciate in quello del cemento (+23,1%).
Per saperne di più, la nota di Legambiente: LINK