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Ambiente
11 Novembre 2020

Ambiente, brevetto Enea per recupero materiali utili da pannelli fotovoltaici a fine vita

Un nuovo processo a basso consumo energetico e ridotto impatto ambientale per il recupero dei principali componenti dei pannelli fotovoltaici in silicio cristallino a fine vita. È il contenuto del processo brevettato da Enea che consente di separare i materiali utili dei moduli per produrre energia solare e di smaltire il resto in sicurezza attraverso specifici procedimenti.

L’aumento esponenziale dei rifiuti costituiti dai pannelli fotovoltaici a fine vita «ha reso estremamente urgente affrontare il problema della loro gestione, anche a fronte delle leggi nazionali ed europee che impongono regole severe», sottolinea – in una nota Enea – Marco Tammaro, responsabile del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, il Riciclo, il Recupero e la valorizzazione di Rifiuti e Materiali. Con il processo brevettato, in particolare, «si evitano: il rischio di degrado dei materiali, inutili dispendi di energia e si riducono sensibilmente pericolose emissioni gassose. Inoltre, l’impiantistica necessaria è semplice, adatta a un trattamento in continuo e altamente automatizzabile, senza necessità di un’atmosfera controllata mediante uso di gas specifici».

Nello specifico, in termini più tecnici – prosegue il comunicato dell’Agenzia – «il processo consente di separare i materiali utili, come strati polimerici, contatti elettrici, celle e vetro, e di smaltire il resto in sicurezza attraverso il ‘rammollimento’ minimo e localizzato degli strati polimerici tramite il riscaldamento del pannello e il successivo scollamento a strappo».

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(FN)

di Francesco Nariello

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