Gli architetti dell’OAR non solo non dimenticano le emergenze che in tempi più o meno recenti hanno colpito il nostro Paese, ma sono da anni al lavoro con il Gruppo di Protezione Civile, costituitosi dopo il terremoto dell’Irpinia e di cui ricorre il quarantennale.
Nato dalla disponibilità di tecnici volontari, gli architetti del Gruppo storico di Protezione Civile, guidato dall’Arch. Pasquale Luigi Maria Zaffina, oggi Consigliere Delegato dell’OAR, confluiscono finalmente all’interno della la Struttura Tecnica Nazionale/STN, nata nel 2020 su iniziativa del Dipartimento della Protezione Civile e dei Consigli Nazionali delle Professioni Tecniche (Ingegneri, Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Geometri e Geometri Laureati, Geologi ed oggi anche Periti Agrari).
E’ in atto quel processo di sinergia multidisciplinare che coinvolge il Dipartimento di Protezione Civile e gli Ordini Professionali e che risulta indispensabile sia in fase emergenziale che nella definizione di strategie preventive.
L’evento dal titolo Prevenzione Civile ripercorre l’impegno attivo degli architetti OAR con uno sguardo alle prospettive di domani, con il contributo dei molti rappresentanti del Dipartimento di Protezione Civile e delle strutture operative comunali e regionali presenti.
“Aderendo alla Struttura Tecnica Nazionale/STN il Gruppo storico diviene Sezione, assumendo un ruolo definito all’interno della macchina di Protezione Civile – commenta Pasquale Zaffina – Ci viene così riconosciuta una funzione ben precisa e coordinata insieme alle altre professioni tecniche. Nati prima ancora della Protezione Civile stessa, essendoci costituiti durante il sisma dell’Irpinia ed ufficializzati nell’aprile 1982 nell’ambito del Comune di Roma, non c’è stato terremoto in cui non siamo intervenuti”.
Un plauso all’impegno dei volontari OAR di Protezione Civile, da valorizzare in un progetto di più ampio respiro per Roma Capitale, viene rivolto anche da Valeria Baglio, Consigliera capogruppo Delegata dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Questa sinergia interdisciplinare di competenze tecniche mette a fattor comune le conoscenze di prevenzione ancor prima del pronto intervento. La Protezione Civile può far la differenza nei momenti di criticità, così come i cittadini stessi sono il primo strumento strategico sia nel primo soccorso che nella segnalazione di emergenze”.
Noto l’impegno del Gruppo storico di Protezione Civile durante il Terremoto dell’Abruzzo, di cui il 6 aprile, ricorre il 13° anniversario ed in cui 200 tecnici OAR hanno ricevuto la pubblica benemerenza. Commovente anche la consegna di tali attestati, durante l’evento odierno, ai parenti di architetti che nel frattempo hanno perso la vita.
“Partii per le verifiche e le agibilità del cratere de L’Aquila con l’intenzione di essere d’aiuto in quel territorio martoriato dal sisma – racconta Alessandro Panci, Presidente dell’OAR – al di là dell’apprendimento diretto di alcune problematiche sotto il profilo tecnico, statico e procedurale, è stata un’esperienza di vita fortissima che ha visto noi professionisti toccar con mano storie di vita a cui abbiamo portato empatia e comprensione. Le macchine amministrative possono essere più o meno efficienti, ma contano le persone”.
L’Aquila è stata dunque uno straordinario esempio di risposta dei professionisti ad una chiamata di soccorso materiale e psicologico, in cui squadre ben strutturate di tecnici, formate preventivamente nella Caserma di Coppito, hanno dato il loro solido contributo.
Tra le tante, il Presidente OAR Panci ricorda una lezione su tutte: “Spesso si interviene nella ristrutturazione di un appartamento, magari in un centro storico, dimenticando che la risposta ad un eventuale terremoto di quell’unità immobiliare dipende dalla storia dell’intero edificio che spesso non conosciamo”.
In attesa che partano i corsi di formazione per l’abilitazione alla compilazione di schede AeDES organizzati dalla STN, la Sezione di Roma guarda più in là e si fa promotrice di una cultura della sicurezza, della solidarietà, della salvaguardia dell’ambiente, dell’educazione alla protezione dai rischi ambientali, del rilievo del danno post sismico, nell’ottica di una politica di prevenzione a cui si auspica aderiscano le pubbliche amministrazioni.
“Oggi ci aspettiamo che il nuovo organismo in cui confluiamo consenta lo sviluppo della nostra Sezione improntata su ogni aspetto possibile nell’ambito delle calamità naturali, in collaborazione con le altre professioni tecniche”, conclude Zaffina.
Anche Massimiliano Valeriani, Assessore alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero della Regione Lazio interviene a favore della razionalizzazione delle risorse di Protezione Civile, attraverso la STN: “Siamo un Paese straordinario in cui il volontariato di Protezione Civile non ha uguali. Tuttavia, se non ben organizzato, rappresenta una fragilità culturale” – continua Valeriani – Siamo più bravi nel curare che nel prevenire e se non organizziamo la fase di emergenza rischiamo che si intervenga senza competenze e non in maniera oculata”.