In un Paese dove il tasso di nascite risulta particolarmente ridotto, le istituzioni principali del mondo dell’architettura scendono in campo a sostegno della maternità.
L’OAR conferma infatti anche per il 2023 la riduzione, riservata alle neomamme già iscritte nel 2022, del pagamento della quota di iscrizione all’Ordine relativamente all’anno successivo al parto, all’adozione o all’affidamento (l’importo ridotto pari a € 50,00 a carico dell’iscritta comprende la quota relativa al CNAPPC).
Un sostegno concreto voluto dal Consiglio dell’Ordine per riconoscere alle colleghe le maggior difficoltà nello svolgimento della professione in un momento particolare della propria esistenza.
Prevista anche un’indennità di maternità alle donne iscritte ad Inarcassa per i due mesi antecedenti e per i tre mesi successivi la data del parto. Se l’iscrizione è inferiore ai cinque mesi nel periodo indennizzabile, l’indennità viene riconosciuta in misura frazionata in base ai giorni di iscrizione maturati.
La tutela riguarda anche i casi di affidamento ed adozione e si estende ad un periodo di cinque mesi successivi all’ingresso in famiglia del bambino. Le libere professioniste sono garantite anche se soggette ad aborto spontaneo o terapeutico verificatosi non prima del 61° giorno dalla data di inizio di gravidanza ed entro la 25° settimana e 6 giorni di gestazione.
Inarcassa interviene anche per garantire il diritto delle libere professioniste ad usufruire di un’indennità di maternità anticipata, precedente i cinque mesi di tutela obbligatoria, se lo stato interessante è soggetto a complicazioni.
L’indennità di maternità, così come quella in caso di gravidanza a rischio, è determinata in relazione all’80% del reddito professionale percepito e denunciato ai fini IRPEF nel secondo anno anteriore al parto e parametrata ai giorni di iscrizione a Inarcassa.
Info:
Indennità di maternità – Inarcassa
Indennità di maternità per gravidanza a rischio – Inarcassa
Su questi temi e non solo è al lavoro la Commissione Parità di Genere dell’OAR, con il fine di riempire quel divario che spesso affligge alcuni individui rispetto ad altri. Non ultime le donne, spesso meno pagate degli uomini pur ricoprendo lo stesso ruolo e soggette a maggior limitazioni nella propria attività lavorativa sia negli avanzamenti di carriera che nello svolgimento delle proprie funzioni.
“La Commissione OARPG è LABORATORIO IN DIVENIRE, aperto agli iscritti, indipendentemente dal genere, ma anche a tutta la collettività, con attenzione ai temi dell’attualità – spiega Roberta Bocca, consigliera OAR e coordinatrice della Commissione stessa – oggi siamo impegnati su molteplici fronti con l’obiettivo di diminuire se non eliminare ogni ostacolo alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo”.